Laboratorio

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di Gian Mario Maulo

 

Ogni notte

ho levigato logiche

per mettere a fuoco

l’inesteso.

 

Ho sviluppato

le formule ed i calcoli

per cogliere all’origine

il big bang.

 

Goccia a goccia

ho misurato

con mani di conchiglia

come grande è il mare.

 

Ho guardato negli occhi

il mio bambino

per cercare

l’istinto nativo della luce.

 

Ho sondato

i silenzi della mia parola

in ascolto di un segno

al di là del desiderio.

 

Ora mi trovo

sulla soglia nuda

solo

in attesa ad invocare.

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