Tre piante salutari

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Betulla

Betula pendula 

betulla

Le sue foglie sono utilizzate in presenza di calcoli urinari, in caso di gotta e di edemi.

Le foglie della betulla sono la parte utilizzata perché contengono dei flavonoidi, tra questi in particolare c’è l’iperoside, che hanno ottime proprietà diuretiche e depurative. Una cura di betulla è utile nel trattamento dei dolori reumatici e della gotta perché favorisce la eliminazione dei cloruri e dell’acido urico mentre previne anche la formazione di calcoli urinari. Oltre ad avere queste proprietà la betulla è una pianta diuretica e filtrante per cui può essere utilizzata per curare sia la ritenzione idrica che gli edemi delle estremità i quali si producono facilmente nella sindrome premestruale.

 

Ippocastano

Aesculus hippocastanum

ippocastano

Viene utilizzata la corteccia per curare emorroidi, varici e in caso di gambe pesanti.

Le sostanze responsabili dell’attività dell’ippocastano sono contenute nella corteccia. Comprendono un eteroside cumarinico, l’esculoside, attivo sul tono venoso grazie all’effetto della vitamina P contenuta. Questa attività aumenta la resistenza dei capillari sanguigni diminuendone la permeabilità. I flavonoidi, con un’azione antinfiammatoria e vasocostrittrice, migliorano la circolazione sanguigna e alleviano i dolori delle emorroidi. Altri effetti sono evidenti nella cura di gambe pesanti e dolenti, in presenza di ecchimosi e varici, segni di fragilità capillare.

 

Olivo

Olea europaea

olivo

Con la foglia si curano ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari, diabete non insulinodipendente

Utile nella prevenzione dell’arteriosclerosi e delle malattie coronariche, la foglia di olivo permette anche di curare i disturbi associati all’ipertensione arteriosa: cefalea, vertigini, ronzio d’orecchi. La foglia di olivo manifesta pure un’azione ipoglicemizzante e ipocolesterolemizzante (diminuzione del tasso di colesterolo LDL e aumento del tasso HDL) e può, per questo motivo, essere usata come cura coadiuvante del diabete non insulinodipendente (diabete di II tipo). Due sono le sostanze responsabili dei benefici effetti: un iridoide, l’oleuropeoside, e l’oleacina, isolata recentemente.

 

IL CONSIGLIO della d.ssa Alessia Filipponi

IL CHITOSANO

 

Alessia FilipponiE’ un coadiuvante tradizionale per il controllo del peso corporeo, in caso di obesità e nelle cure dimagranti. Il chitosano deriva dalla chitina che costituisce il guscio dei crostacei. Ha un’azione meccanica nell’inibire l’assorbimento dei grassi e del colesterolo a livello intestinale. Infatti agisce intrappolando queste sostanze e impedendone l’attacco da parte di enzimi digestivi così che i gusti assunti con il cibo non vengono digeriti e assorbiti ma eliminati con le feci. E’ utile nelle cure dimagranti e nelle occlusioni di arterie per alti valori di colesterolo e di trigliceridi.

 

 

 

 

 

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