Abul Abbas, chi è costui?

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Carlo Magno a noi interessa. All’Università..?

 

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Questa foto incontrata su internet ci ha messo la pulce nell’orecchio, una pulciona trattandosi di un elefante, per di più bianco, antico dono riservato a regnanti. Si tratta di Abul Abbas, un elefante ricevuto in dono da Carlo Magno dal califfo di Baghadad

Harun al – Rashid nel 798. La storia, molto approssimativa e piena di forse, vuole che questo elefante, dopo un viaggio durato 5 anni, passato per Gerusalemme, costeggiato l’Adriatico fino a Cartagine, prese la via di Marsiglia per approdare a Portovenere. Svernò a Vercelli e attraversò le Alpi per giungere fino ad Aquisgrana. E a questo punto viene il bello. I Tedeschi, anche recentemente hanno praticato importanti campagne di scavo per rintracciare da loro la mitica Aquisgrana e nulla hanno trovato. Il nostro occhio, allenato a scovare refusi e particolari, osservando la foto ha notato un’anomalia… ma, scusate, quella che fa da sfondo all’elefante non è, per caso, la chiesa di San Claudio? Sì, è proprio essa! Vuoi vedere che quel-l’infaticabile e abile ricercatore che è don Carnevale ha ragione? Che Aquisgrana è San Claudio? In più, fru-gando nella memoria, ci siamo ricordati che nei pressi di San Claudio una persona, facendo gli scavi per le fondazioni di casa, ha trovato una zanna di elefante (facile immaginare che lì sotto c’è sepolto il resto). Un elefante sepolto vicino alla chiesa di San Claudio! Un po’ troppo come casualità. Ci piacerebbe sapere che ne pensa l’Università di Macerata, a suo tempo penalizzata in classifica perché fa poca ricerca. Beh, dimostrare che Carlo Magno stava qui darebbe uno scossone alla storia più di un terremoto. Se poi fosse una bufala… anche i tedeschi hanno scavato senza trovare niente…

Fernando Pallocchini

 

 

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