Esumazione

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di Adriano Accorsi

usignolo 

Era un mattino

di aprile. Un usignolo

cantava, quando aprirono

la tua tomba.

 

La cassettina

era fatta con assi

di legno bianco,

 

dolce, di pioppo.

Con due angeli

di ottone, in cima.

 

In alto, c’erano

scritti il tuo nome

e i mesi della tua vita.

 

Indossavi un vestitino

bianco un po’ ingiallito,

ma ancora intatto e guarnito di verde:

un nastro verde.

 

E la cuffietta

incorniciava il tuo volto

cancellato dal tempo.

 

Senza dubbio nostra madre

l’aveva cucito.

 

Senza dubbio nostra madre

cuciva e piangeva.

 

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