Sferisterio, le aspettative del Sindaco Carancini

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Nominati i rappresentati del Comune nel CdA

dell’Associazione Arena Sferisterio

 Carancini sindaco macerata

Il preside Nicola Del Monte, l’ex funzionario della Regione Marche Raffaele Berardinelli, l’avvocato Fiorenzo Principi e l’imprenditrice Orietta Maria Varnelli, sono i rappresentanti del Comune di Macerata all’interno del Consiglio di Amministrazione dell’associazione Arena Sferisterio, designati dal sindaco Romano Carancini che ha spiegato come le nomine si siano rese necessarie dal momento che quelle fatte nel quinquennio antecedente sono automaticamente decadute con l’insediamento del nuovo Consiglio comunale. E ancora una volta Carancini tira in ballo la parola “squadra” a lui molto cara: “Questa è la squadra con la quale intendo proseguire il viaggio del Macerata Opera Festival”. Tre sono state le linee guida che hanno dettato la scelta: indipendenza, dal momento che le persone nominate non provengono da gruppi politici, non sono riconducibili a interessi particolari ma sono figure del territorio, la capacità di lavorare in squadra e infine la passione: ”Sono persone – ha detto il sindaco a questo proposito – che lavorano in un CdA che ha, tra le altre, responsabilità di indirizzo e lo fanno gratuitamente”.

 

Le positive e coraggiose scelte

“Tutti e quattro i componenti – ha proseguito Carancini – avevano rassegnato le dimissioni motivate dal passaggio elettorale, manifestando anche la volontà di chiudere con questa esperienza; avrebbero gradito che vi fosse un ricambio perché gli obiettivi prefissi erano stati portati a termine. Nonostante questo ho chiesto loro di rimanere, di continuare il percorso con gli stessi presupposti e oggi li ringrazio per aver accettato a nome mio personale e dell’intera città. È una squadra vincente che nel 2011 fece scelte coraggiose, andando a individuare il miracolo Micheli. Un progetto vincente grazie a tante altre componenti: alle maestranze, alla società di marketing che ha partendo da 130mila euro è arrivata a quasi mezzo milione di euro di sponsorizzazioni, alla ricostruzione di un brand, alla riappropriazione delle persone – quasi 30.000 – alla qualità e a felici invenzioni come la Notte dell’Opera”.

 

I problemi economici da superare portati dalla crisi

Parla di nuovi stimoli il sindaco nonostante lo “schiaffo immeritato” che l’intera squadra si è presa con la doccia fredda targata FUS, i fondi ministeriali che hanno tolto al Macerata Opera Festival 100.000 euro cui si sono aggiunti i tagli rilevanti da parte di alcuni enti e istituzioni, vedi Camera di Commercio e Provincia di Macerata, un grido di dolore che parla in quest’ultimo caso di meno 150.000 euro. Su questi fronti Carancini ha comunicato al ministro Franceschini le perplessità circa i criteri con cui sono stati calcolati i parametri e assegnati i fondi così come all’ATIT (Associazione Teatri Italiani di Tradizione) . Il discorso economico è stato affrontato anche in Regione dove il sindaco ha evidenziato la necessità che almeno i fondi in origine erogati dalla Provincia vengano dalla Regione stessa girati al Macerata Opera Festival a seguito del passaggio delle competenze sulla cultura da un’istituzione a un’altra. E alla luce della “fuoriuscita” della Provincia dal Cda, Carancini ha subito un compito da dare a quest’ultimo, il ripensamento del veicolo associazione: “A questo si fa fronte in due modi – ha detto – o con l’entrata della futura governance nel Consiglio di amministrazione o con il coinvolgimento degli organi politici amministrativi”.

 

Un bilancio positivo, specie guardando al passato

Il sindaco Carancini fa, dati alla mano, anche un’analisi dettagliata di quello che è stato il passato più volte tirato in ballo da tanti, per arrivare ad oggi: “Nella gestione Ricciarelli gli spettatori paganti sono stati prima 12.000, l’anno successivo 15.000 e nella serata di gala su 1.393 presenti ben 718 erano gli omaggiati! Quando si gestisce denaro pubblico bisogna essere accorti. Attualmente paghiamo ancora un mutuo per perdite dovute a maggiori costi, che pesano sui bilanci per sforamenti di spesa fatti”. Ora il CdA, forte dell’esperienza maturata e che parla di superamento della crisi con 900.000 euro tagliati ai costi di produzione, di un bilancio completamente risanato per cui il valore patrimoniale della fabbrica della cultura Sferisterio oggi è in attivo rispetto alle passività, ha nuovi obiettivi davanti a sé da raggiungere percorrendo un terreno che però, per i tagli governativi e di alcune istituzioni, è in salita.

Ma il sindaco Carancini, non demorde e lancia un appello, prima alla città e poi agli imprenditori, ai quali chiede di non essere distratti, affinché compiano uno sforzo significativo, sottolineando la presenza dell’art bonus, il decreto che consente la detrazione dalle imposte fino al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico. Quello che chiede il sindaco Carancini è partecipazione attiva, passione e incontro, e auspica che l’anima di Macerata saprà essere vicina allo Sferisterio, a tutto quanto rappresenta per la città”.

 

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