Il Corridomnia ha raccolto 15mila euro per l’istruzione in Benin

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Garantita l’educazione scolastica

e l’assistenza medica a 80 bambini

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Vedere un progetto che si realizza è sempre fonte di soddisfazione. Soprattutto se sono coinvolti i bambini. Sono infatti i più piccoli, i beneficiari dell’attività solidale portata a termine dal Corridomnia Shopping Park nell’ultimo anno: la raccolta fondi “Anche io vado a scuola”.

Rivolto ai bambini del Benin, il progetto è stato avviato esattamente nel dicembre 2014. Il centro commerciale maceratese, con il suo rappresentante Alfio Caccamo, aveva individuato come esperienza significativa, l’attività solidale che i frati cappuccini delle Missioni Estere onlus di Recanati stanno svolgendo nel villaggio di Djeffa. In questi 12 mesi lo staff del Corridomnia ha raccolto 15mila euro e la scorsa settimana è andato in Benin per assicurarsi del buon esito dei lavori.

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Un centinaio di bambini li stavano attendendo: tutti in fila indiana, hanno aspettato che le auto si fermassero per poi travolgerli con la loro vitalità e gratitudine. Il contributo di 15mila euro è servito per garantire l’istruzione, il pasto, l’assistenza sanitaria, la divisa e il materiale scolastico a una classe di 80 bimbi da 6 a 12 anni. Una parte dei fondi è stata impiegata anche per completare l’edificazione di una scuola che potrà ospitare 250 studenti.

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La delegazione del Corridomnia ha partecipato all’inaugurazione del nuovo stabile, intitolato a San Giuseppe da Copertino, con una grande festa fatta di canti e balli popolari interpretati dai bambini stessi. Alla cerimonia, preceduta da una messa cantata secondo il rito locale, hanno partecipato gli studenti, le autorità locali, i frati cappuccini delle Missioni Estere e i volontari di Recanati guidati da padre Francesco e da padre Luigi, tra i responsabili del progetto attivo in Benin dal 2001.

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Nel pomeriggio la festa è proseguita nel giardino della scuola con giochi vari. Grande divertimento ha generato l’intrattenimento con i palloncini colorati del Corridomnia che hanno letteralmente scatenato i più piccoli.

Con il rientro in Italia si conclude la prima fase del progetto di solidarietà promosso dal parco commerciale. Il viaggio è servito anche per capire quali siano le necessità in Benin: sono state visitate altre strutture come i centri per il sostegno e l’educazione dei bambini e gli orfanotrofi. È molto probabile che anche la seconda fase, che partirà a breve, sia centrata sull’istruzione dei bambini, la chiave che può permettere lo sviluppo di questi ragazzi e regalare la speranza in un futuro migliore.

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