Al “Nino Cafè” omaggio a Sergio Vacchi

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Il “Nino Cafè” di via Roma, a Macerata, è ormai diventato un luogo deputato all’Arte e le mostre curate da Daniele Taddei, si susseguono incessanti.Ecco allora l’ennesimo appuntamento con l’Arte, una mostra, “Carte & Carte”, ricca di significati i quali, sotto certi aspetti, la rendono unica per pensiero e ricerca. L’omaggio è a Sergio Vacchi, spentosi recentemente all’età di 90 anni. Una figura eclettica e geniale, grande sperimentatore, assoluto protagonista del nostro Secondo Dopoguerra, riconosciuto in campo europeo per il suo linguaggio neoespressionista. Sergio Vacchi, avendo subito l’influenza di Picasso visse un periodo postcubista, appassionato dal connubio tra ricerca formale e impegno sociale; percorse successivamente la strada “cézanniana” del naturalismo per giungere, attraverso una incessante ricerca pittorica, all’informale e, nel 1958, alla Biennale di Venezia. Negli anni ’60 supera l’informale e porta avanti un suo personale discorso sul sociale tanto che nel 1964 la Biennale di Venezia gli dedica una sala personale.

In questa mostra maceratese gli faranno compagnia le opere di artisti della sua generazione (anni ‘20) che si sono cimentati sul supporto cartaceo con tecniche diverse, dalla matita alla china, dalla tempera al pastello. Tutti i lavori esposti sono stati realizzati tra il 1956 e il 1976. Una mostra da vedere per interrogarsi sugli autori e sui linguaggi espressi. Saranno visibili opere di Ugo Attardi, Eugenio Carmi, Roberto Crippa, Giuseppe Guerreschi, Alvaro Monnini, Gualtiero Nativi, Giacomo Porzano, Bepi Romagnoni, Emilio Scanavino, Guido Strazza, Tino Vaglieri e, naturalmente, opere di Sergio Vacchi.

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