L’abbaino sul mondo di facebook

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Ultimamente ho posto più attenzione allo scambio di notizie, opinioni, politica e ogni altro vario interesse, compreso fb di cui ora conosco il tono e il contenuto. È, più che un comunicare, un parlare “ex cathedra”. Ciascuno, con uno stile di mal celata presunzione, invece di condividere cerca di stabilire che ciò che afferma sia un verdetto degli Dei… come se tutti noi fossimo degli stolti e, a nostra volta, ci adeguiamo, per cui imparando l’arte per difenderci sembriamo solo tanti galli da combattimento! Da cosa può derivare tutto ciò? Dalla innata cattiveria del genere umano che vieta all’uomo di essere leale. La lealtà cede il passo alla vanità e diviene slealtà! Ciascuno vuol far prevalere la propria affermazione usando astuzia e cattiveria. La slealtà crea un alone di distorta parvenza a ogni cosa (sentimento, rapporto di ogni tipo) alimentando quella brama di emergere… Ma per arrivare dove? Proviamo a tendere la mano all’altro, invece di azzuffarci come animali selvaggi. Usiamo la tenerezza e la dolcezza… smettiamo di prevaricare… Non è una noiosa predica, la mia, ma vi chiedo solo un attimo di riflessione. Proviamo a immaginare che ogni giorno sia la vigilia di Natale, quando tutti, proprio tutti, non potete negarlo, attendiamo una sorpresa che ci accarezzi il cuore! Possiamo, volendo, essere un Faro nel deserto di una terra desolata! Perché la più fulgida delle vendette è quella di uccidere con il Perdono! E questo è l’anno della Misericordia…

17 gennaio 2017

 

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