La storia vera di Banca delle Marche – IX puntata

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Trasformazione in SpA

Fino agli inizi degli anni ’80, il sistema delle Casse di risparmio non subisce sostanziali trasformazioni: un regime legislativo di settore le protegge dalla concorrenza delle banche nazionali, limitandone tuttavia l’operatività in un ambiente definito; la concorrenza so­stan­zial­men­te arriva solo dalle casse rurali e artigiane (oggi banche di credito cooperativo), da qualche banca popolare e dagli sportelli delle poste. E questi ultimi soprattutto sono i veri concorrenti della CARIMA, considerato che nel 90% dei comuni maceratesi la Cassa è l’unica banca presente e che l’apertura di nuovi sportelli è rigorosamente gestita dalla Banca d’Italia. Tutto cambia rapidamente dagli anni ’80: il congresso delle Casse di risparmio del 1982 inizia ad affrontare temi non usuali per il settore, che il nuovo statuto-tipo (a cui ogni Cassa deve uniformare il proprio) recepisce ed esplicita, dando inizio a un processo che porterà in poco tempo le Casse a operare senza limiti, in concorrenza diretta con tutte le altre banche (e viceversa), nonché con le compagnie di assicurazione, per di più in un mutato regime di libero insediamento dei nuovi sportelli. Intanto la CARIMA continua a crescere e a rafforzarsi: nel 1977, in conseguenza del pensionamento del direttore generale Erasmo Alessandrelli (in foto), la Cassa viene profondamente riorganizzata: Aimone Cioli e Filippo Tartarelli sono i vicedirettori generali, ZobeidoTecardi è il dirigente incaricato della sostituzione del direttore generale, in caso di assenza contemporanea anche dei vice-direttori generali, Arnaldo Marconi e Antonio Parisi Presicce vengono nominati direttori centrali ed Enrico Panzacchi, fino ad allora impegnato nella direzione della sede romana di via della Colonna Antonina, diventa il nuovo Direttore generale. Inizia anche un’avventura esaltante, che ha poco di bancario, ma che permetterà di conoscere la CARIMA in Italia e all’estero: l’acquisto di palazzo Ricci e la sua ristrutturazione per destinarlo a sede di una galleria di arte moderna.

13 marzo 2017

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