Italia paese test in Europa per le vaccinazioni

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Lo avevano deciso da tempo: nel 2014 un summit in Usa di 40 Nazioni aveva stabilito vaccinazioni massicce per l’Italia.

Come il filtro carbone è per l’acqua, l’Italia “al centro del mediterraneo” è il filtro per l’Europa: prevedendo a causa delle migrazioni un ritorno di malattie sparite da tempo dal Vecchio Continente, di fatto si impone un trattamento obbligatorio ai nostri bambini, e nel contempo un’ottima occasione di libera sperimentazione, remunerata, per le case farmaceutiche.

 

Italia capofila

Questo lo scrive l’AIFA (Agenzia Italiana del farmaco, ente governativo):

L’Italia capofila per le strategie vaccinali a livello mondiale

29/09/2014 – Nell’ambito del Global Health Security Agenda, lo scorso venerdì l’Italia è stata designata quale capofila per i prossimi cinque anni delle strategie e campagne vaccinali nel mondo. A ricevere questo prestigioso incarico alla Casa Bianca a Washington, alla presenza di Barack Obama, il Ministro Lorenzin e il Presidente dell’AIFA Pecorelli che commentano: “Un importante riconoscimento scientifico e culturale internazionale per il nostro Paese”.

 

Più in dettaglio

L’Italia guiderà nei prossimi cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. È quanto deciso al Global Health Security Agenda (GHSA) che si è svolto venerdì scorso alla Casa Bianca. Il nostro Paese, rappresentato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, accompagnata dal Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) prof. Sergio Pecorelli, ha ricevuto l’incarico dal Summit di 40 Paesi cui è intervenuto anche il Presidente USA Barack Obama.

“È un importante riconoscimento scientifico e culturale all’Italia, soprattutto in questo momento in cui stanno crescendo atteggiamenti ostili contro i vaccini – ha dichiarato il prof. Pecorelli -. Dobbiamo intensificare le campagne informative in Europa, dove sono in crescita fenomeni anti vaccinazioni. Si tratta di un’operazione che l’Italia intende condurre con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori, incluse le Università. Per prevenire la diffusione di malattie da tempo eradicate nei paesi occidentali e che, oltre all’impatto drammatico che hanno su decessi e patologie evitabili, impongono costi rilevanti ai sistemi sanitari”.

“Sul tema della salute dobbiamo rafforzare la cooperazione internazionale – ha affermato il Ministro Lorenzin -. Il tema dei vaccini sarà una delle  priorità durante il semestre italiano di Presidenza Europea. Il nostro Paese si trova al centro dell’area mediterranea e le molte crisi internazionali hanno portato a nuovi imponenti flussi migratori. È necessario rafforzare i controlli nei confronti di malattie endemiche riemergenti come polio, tubercolosi, meningite o morbillo. Se vogliamo evitare il collasso dei sistemi sanitari del Vecchio Continente dobbiamo rafforzare i processi di vaccinazione verso tutte le persone che vivono in Europa. L’Italia, attraverso l’operazione Mare Nostrum, ha svolto oltre 80.000 controlli sanitari negli ultimi mesi. Abbiamo già sufficiente esperienza per coordinare campagne di prevenzione contro nuove possibili epidemie”.

“Ma l’impegno dell’Italia per questa campagna – ha proseguito Pecorelli – a favore della vaccinazioni si realizzerà anche con il coinvolgimento degli atenei, partendo da importanti esperienze già maturate con il progetto “Salute 10+”, promosso da Healthy Foundation in due Regioni, Lombardia e Veneto. Iniziativa che ora si estenderà in altre 7 Regioni, andando nelle scuole medie a parlare ai ragazzi (e ai docenti) di corretti stili di vita e vaccinazioni. Il progetto sarà presentato il 3 novembre a Roma, nel corso dell’incontro sulle politiche vaccinali promosso da Ministero Salute e AIFA nell’ambito degli eventi del semestre di presidenza italiana”.

Fonte: http://www.aifa.gov.it/content/litalia-capofila-le-strategie-vaccinali-livello-mondiale

 

Per quanto riguarda i migranti

LORENZIN – Al via Data Base su uso fra migranti e donazioni

Roma, 15 gennaio 2016 (AdnKronos Salute)

“Si costituisce un database con le condizioni di salute di ogni singolo migrante e si dà la possibilità

alle persone che arrivano sul nostro territorio di essere curate da infezioni importanti o meno importanti. Oltre a questo c’è anche un aspetto etico importante, perché ci saranno donazioni di

farmaci da parte di istituti benefici e del Banco farmaceutico (NdR: speriamo che per lo sforzo non venga loro l’ernia… leggete il perché in fondo all’articolo, nel paragrafo dedicato ai costi). Una vittoria per la salute pubblica italiana, ma anche per quella europea”. A illustrare gli obiettivi del progetto ‘Farmaci, un diritto umano’, presentato oggi con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), il ministro della Salute Beatrice

Lorenzin, oggi a Roma nella sede del ministero. “Si tratta di un progetto strategico – ha evidenziato il neo presidente dell’Aifa , Mario Melazzini – dal punto di vista anche culturale. Oggi è una giornata di informazione e di presentazione dell’accesso farmaci come diritto umano, rivolto ai migranti, ma anche ai soggetti fragili, anziani, donne, bambini, persone con disabilità, per stimolare un’assistenza etica e la responsabilità sociale. La nostra Costituzione all’art. 2 garantisce il diritto alla salute e quindi ai farmaci, ma molte persone non sanno nemmeno di poterlo esigere. Bisogna far conoscere la possibilità di avere accesso alle cure attraverso il nostro Ssn, che è meraviglioso e dà risposta al bisogno di salute indipendentemente” dalla provenienza del paziente. (…)

 

La nostra aspettativa

Ora, attendiamo che tutti gli organi governativi preposti ci dimostrino l’efficacia, l’efficienza, l’opportunità, la sicurezza di queste vaccinazioni, ci mostrino i dati, per ogni vaccino, del vantaggio tra utilità e rischio; ci assicurino che i migranti sono stati in quarantena, controllati e curati.

 

I costi…

1 – Con il vecchio obbligo di legge, quello dei 4 vaccini, c’era un costo per ogni bambino di 139,57 euro, con un esborso alle case farmaceutiche di 75,36 milioni di euro.

2 – Da quando è stata introdotta la vaccinazione esavalente (4 obbligatori + altri 2 non obbligatori ma da fare comunque) il costo per ogni bambino è salito a 351,20 euro per un totale di 189,65 milioni di euro (il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci…). Fatto strano e curioso è che assumere i 6 vaccini separatamente costerebbe di meno: 295,50 euro pro capite per un totale di 159,57 milioni di euro.

3 – Con il recentissimo decreto legge la spesa pro capite sarà di 1.299,35 euro per un totale di 701,65 milioni di euro! Decisamente un bell’affare per qualcuno. Ma… scusate… per fare da cavia dobbiamo pure pagare? I nostri Ministri almeno sapessero condurre una trattativa… o forse sì?

Simonetta Borgiani

23 maggio 2017

 

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