Macerata ville lumière? Adolfo Guzzini lo augura

Print Friendly, PDF & Email

Il Comune di Macerata sta avviando in questi giorni, dalla periferia al centro storico, interventi per la riqualificazione e il miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti di pubblica illuminazione comunale che termineranno entro la fine del 2017.

“E’ uno dei progetti più ambiziosi che l’Amministrazione comunale di Macerata ha varato nell’ultimo anno – ha detto il primo cittadino -. Lo sta portando avanti una squadra di cui fa parte anche Adolfo Guzzini e la sua  azienda che gode di grande autorevolezza imprenditoriale. Dentro alla nostra visione di città c’è il progetto dell’illuminazione che però non si fermerà a questo primo step”.

Obiettivi dell’operazione, che vedrà la sostituzione delle lampade a sodio con quelle a led, sono il contenimento dei consumi e la contemporanea  riduzione delle emissioni inquinanti.

Si tratta di un investimento da 2 milioni e 800mila euro anticipati per intero dal raggruppamento temporaneo di imprese di cui fanno parte CITELUM S.A.,  CO. Ge.I. srl, Atlantico Srl, Ceie Power SpA, EXITone SpA e SIRAM SpA, per un canone annuale di 925.000 euro, a fronte dei costi attuali pari a 946.000,00 euro,  stabilito dal contratto che avrà la durata di 9 anni e che comprende  la fornitura di energia elettrica, la manutenzione degli impianti, interventi di riqualificazione energetica, di adeguamento normativo e di innovazione tecnologica.

Al termine dei 9 anni il risparmio energetico, pari al 60% dei consumi, rimarrà “in tasca” al Comune di Macerata.

Per la realizzazione del nuovo impianto il Comune di Macerata ha aderito alla convenzione Consip “Servizo Luce 3 – Lotto 3”  mentre il raggruppamento temporaneo di imprese utilizzerà prodotti de I Guzzini Illuminazione, nota azienda del nostro territorio e leader mondiale del settore.

Per l’illuminazione pubblica verranno utilizzati due tipi di luce differenziate, la prima riguarderà le strade, i parcheggi e le aree di scorrimento e un altro tipo, di fascia più alta,  alcune vie principali come i corsi Cavour e Cairoli. Attualmente la luce viene sparata verso l’alto e questa caratteristica procura inquinamento luminoso mentre a breve la traiettoria sarà verso il basso dove serve effettivamente, mentre per il centro storico si sta studiando una soluzione ottimale.  “Dal 1950 – ha affermato Adolfo Guzzini – la nostra visione è verso il bello. La luce bisogna gestirla bene e controllare gli spazi che verranno illuminati. Del piano luce c’è bisogno perché, come nel caso di Lione che è capace di attrarre 4 milioni di persone in tre giorni, bisogna mettere in valore la città. Chissà che Macerata non diventi Macerata ville lumière”.

23 maggio 2017

 

 

A 4 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti