Sali italici – II parte

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Continuiamo a documentare in questa seconda puntata la presenza dei Salii e della loro cultura su di un territorio molto allargato all’Europa e prima che arrivi la dominazione romana.

 

Secondat Barone di Montesqiet -Lo Spirito Della Legge – pubblicato a Ginevra 1748 – edizione italiana 1838 Silvestri Milano:

Leggi Barbare. Debbono servire d’esemplare a’ conquistatori. … quelle de’ Salici, de’ Ripuarj, dei Bavari, degli Alemanni, dei Turingi, de’ Frisoni, de’ Sassoni, dei Visigoti, de’ Borgognoni, de’ Longobardi… semplicità prodigiosa di quelle di questi sei primi popoli: perché non ne avessero tanta quelle degli altri quattro. Non erano annesse ad un certo territorio erano tutte personali (stessi popo-li o tribù)

 

Mario Guarnacci – Delle Origini Italiche – 1723 –Bassaglia Venezia:

I Salii, che furono poi dopo in Grecia, vi andarono dall’Italia, secondo la più vera, e certa opinione; e non furono propriamente Salii, né tali si chiamarono per vera proprietà di parlare, ma Cureti, Dattili, Idei, Coribanti, Calcidesi, e con altri nomi di Grecia, perché avevano, e propagavano in Grecia quasi il medesimo istituto, e saltavano avanti all’Are, ma Salii propriamente non si chiamavano, e non erano. Questo è provato… che i Salii erano in Italia più antichi di Ercole, e che perciò non vennero di Grecia, …Oh Dio volesse, che qualcuno sapesse falsificare  così queste citazioni, e tante altre di Omero, di Esiodo, e poi di Erodoto, di Tucidide, e di Platone, e d’Orazio, e di Cicerone, e di tutti gli altri Classici…Lo conferma anco Lucano chiamando promiscuamente, e unendo come sinonimi i Celti, i Galli, e gli lberi. Anche Plinio pone fra i Liguri i popoli Sali, e questi li colloca anco in Francia1, ma in tempi posteriori insieme con altri popoli dei Liguri, che poi si vedono estesi coni Taurisci nelle Gallie. Quivi gran nome in appresso hanno acquistato i detti Sali, e lo hanno propagato ai Celti, che Sali perciò, e Salìci si dissero. Il Dempstero osserva col detto Ammiano Marcellino che questo nome di Sali, anzi che queste genti Saliche dall’Italia nelle Gallie si estesero… In questo tempo non si trovano i Sali in Francia, perché ivi non erano peranco passati dall’Italia. Con ciò correggere si debbono quei moderni Autori, che al solito stravolgendo il tutto, dicono che dai Sali di Francia siano derivati i Salluvj, i Liguri e

altri Italici …La cronologia quasi sempre decide il tutto. E se i Sali erano vecchi in Italia a tempo d’Ercole, non potevano derivare di Francia. Enrico Stefano, coll’autorità di Alciato, dice, che la legge Salica in Francia ebbe dai Salj Italici il nome, e l’origine. Strabone pare, che di nuovo affermi, che i Salj di Francia erano genti Ligure. Di poi nominando altri riti, e sacerdoti, e sacerdotesse rammenta fra queste donne Sannitiche, e le descrive per Menadi (baccanti vestite di pelli e con corone di foglie) furibonde, e da Bacco ispirate, e che abitavano presso alla detta Marsilia, e presso al fiume chiamato Ligeri … in oggi è la Loire… che ha dato anco il nome fra quei popoli ai Ligirisci… che i Taurini, o Taurisci… Plinio ci insegna, chiamandoli ed anco Orobj, e denotano i detti Liguri, e altri Italici; e il nome di Orobj significa l’istessa cosa, che Aborigeni; e perciò sempre nella diversità di tanti nomi troviamo un’istessa gente. Strabone lo conferma.

nota1 Guarnacci nella edizione, GiunchiRoma 1787:“si confermi, che anco i posteriori Salj di Francia furono prima in Italia come …confessano alcuni buoni Francesi”.

 

Tesauro – Historia di Torino – 1680 – Pezzana Venezia:

Caio Sestio Proconsole passa per Torino, portando guerra a’Salij nella Transalpina; gli vince…; Biturigi: appartiene loro l’eleggere il Re de’ Celti… Belloueso assegna loro la Provincia de Taurini… non solamente fabricò senza disturbo quella gran Metropoli (Milano) mirata da Toscani e temuta: ma premandando col bellico suono del suo formidabil nome un pánico terrore; prima con la fama che con la forza espugnava le Città caminando. Per il ché, sicome i Popoli Galli, quando Marte fà convito, non aspettano  inviti: così… (si  aggiungono)  nuovi Popoli, con as senso di Belloveso; Cenómami, Língoni,  Boij, Salij & Salaffi; & sempre fuggendo i Toscani ver l’Apennino: lasciate addietro le ricchezze per fuggir più leggieri: i Galli più tosto Raccoglitori di spoglie che Combattitori, in piccolo tratto possederono quanto possedeano i Toscani dall’uno & dall’altro lato dell’Erídano (in questo periodo Po o Rodano); dentro la Sfera dell’Apennino, delle Alpi, & del Rubicóne… Hor questo fu quel bel Regno che dalla natione, dal linguaggio, da costumi, dagli habiti de’ novelli Conquistatori fù chiamata la Gallia Cisalpina… Boij: cercano preda nell’Italia: discacciano i Toscani di tutto il tratto ch’è dal Po all’Apennino… Occupano Bologna, appellata prima Felsina, e poscia dal nome loro Boionia. … Soggiogati da Consoli – Romani Fulvio Flacco, e Tito Manlio Torquato…( i Boi, dopo la loro fonda-zione di Aquileia) così con una generale & irreparabile traccia d’Armi Romane, furono scacciati tutti e perseguitati dal Po fino all’Istro, in un angolo della Germania; che dal nome loro chiamato fu poscia Boioaria, oggi Baviéra; …Dove si dee notare che Floro li chiama Salyi; Livio Sallyi: altri Salij: altri saluij (Salvii?) altri Saluvij, Strabone alla Greca Sallyes – Ma quai fossero questi Sallii non concordano gli Autori, credendosi alcuni che fossero quei medesimi. Sallii Liguri, che haveano tanto infestato i Romani di quà dalle Alpi.

Galli Salii (?)  ponendo  la  Seggia  al  pie’ di quel Monte che sopra tutte le Alpi estolle il capo. Vennero i Salij dopo Belloveso dalla Gallia Narbonense, hoggi Provenza: e da loro si crede fabricato Saluzzo a’ piè del Monte Vésulo (Monviso), monte, più alto di tutte le Alpi (allora)… Ne’ Sacrifici e ne’ Costumi, dopo la deditione (resa) nulla fu innovato. Galli Cilalpini adoravano Marte, con tripudii e i Sacerdoti Salij cantavano Ditirambi… Sacerdotesse Gallicane (menadi?) sonavano i Crótali (simili a nacchere). I Romani adunque non obbligarono i Galli à cangiare Riti (erano Sali!).


Cesare – De Bello Gallico [XII – XV]:

…, Cesare condusse il suo esercito nei territori dei Suessoni, che sono vicini ai Remi, e… cominciò ad innalzare le vineae, (tettoie H 2 m, L 2,40.Lung 5; vimini intrecciati ai lati e coperte da stoffe bagnate)…, i Galli (Suessoni), sorpresi dalla grandezza delle opere… mandarono degli ambasciatori a Cesare chiedendo di arrendersi. Cesare, avendo ricevuto come prigionieri gli uomini più grandi dello Stato… ed essendo state cacciate tutte le armi dalla città, concedette ai Suessoni una resa, e guidò il suo esercito contro i Bellovaci asserragliati con tutti i loro beni nella città di Bratuspanzio… Alle preghiere dei Bellovaci, che chiedevano a Cesare clemenza e generosità, si aggiungeva l’intercessione degli Edui. E se Cesare avesse risparmiato i Bellovaci, avrebbe accresciuto l’autorità degli Edui presso tutti i Belgi, che erano soliti fornire, in caso di guerra, truppe e mezzi per farvi fronte. Cesare disse che, per aumentare il prestigio di Diviziaco e degli Edui, avrebbe accolto e tenuto sotto la sua protezione i Bellovaci. Poiché erano un popolo di grande autorità tra i Belgi (libro 7) quae civitas in Gallia maximam habet opinionem virtutis )…chiese seicento ostaggi.

Non è chiarissimo chi siano questi Bellovaci, si dovrebbe dedurre che essi appartenessero alla tribù creata da Belloveso,della quale i Sali erano parte essenziale.


Paesi E Popoli Del Mondo 1751 Albrizzi Venezia:

Varie Sono l’Etimologie del Suo nome (Saluzzo), altri facendolo derivare da Salute, altri dai popoli Salii, o Saluvii, altri dal salire, e alcuni dagli antichi Sacerdoti Salii.

 

Plinio – Secondo Historia Naturale – tradotto da l.Domenichi 1603 – Ricciardi Venezia:

I più celebrati popoli della Liguria oltra le Alpi sono i Salij, i Deceati & gli Osibi di quà dall’Alpi i Veneti, i Va gienni nati da’ Daturigi, gli Satielli, i Vibelli, i Magelli, gli Euburatí & i Casmonati, i Veliatí, & quegli…

 

Carlo Troya – Storia D’Italia Medio Evo Parte V 1841 Stamperia Reale Napoli:

Anno 779 … Carlo intanto andava tutto dì riempiendo l’Italia di Franchi Salici e Ripuarj , d’Alemanni, di Bavari (galli Boj?) e di tutte le genti Germaniche. Le quali ne’ primi anni furono intente solo a reprimere il moto de’ Longobardi… In mezzo alla licenza della guerra i popoli Germanici vissero a libito nell’Italia. Carlo gli avea distribuiti principalmente nelle città di frontiera; e però i Salici si veggono in gran numero stabiliti verso i confini del Ducato di Roma e verso le Maremme Toscane. Siena divenne, a giudicarne delle carte antiche, una colonia pressocchè di Salici: molti Alemanni si scorgono stanziati nel Piemonte. Ottennero tutti una quantità di terre o vacanti o confiscate, non avendo la nazione Longobarda patito l’onta della servitù, ovvero del tributo, né della divisione delle terre possedute da’ cittadini privati.

 

Osservazioni del ricercatore il quale garantisce l’autenticità dei testi che nelle due puntate ha trascritto

1 – Dai brevi testi riportati, si deve dedurre che i Sali sono popoli antichissimi, non trascurabili, né imbelli o marginali e diseredati (per fare le guerre è necessaria la sussistenza).

2 – Dalle Tavole Igubine (o Eugubine), forse rinvenute nei pressi del monte Catria (tempio di Giove Appenninico) si evince che in quel territorio i Sali erano presenti con “Curie e Centurie”.

3 – In Provenza i Sali tennero testa a Roma per sette anni, prima di cedere a Sestio.

4 – Più a levante presso il Tanaro… è Pollentia ne’ Liguri mediterranei celebre… è ricordata in vari documenti de’ tempi di mezzo (Jacopo Duranti  Il Piemonte Cispadano 1774 Fontana Torino)

5 – A ovest di Marsiglia, è fondata  NarboMartius (salii?) da cui parte la via Aquitania  per Mediolanum Santonum.

6 – Viene provata la loro presenza anche nella Gallia Cisalpina e nella Gallia belgica con il nome di Bellovaci e il loro nome sopravvive nella Francia odierna nella città di Beauvais (circa 77,6 km a nord di Parigi – wikipedia).

7 – Intorno ai loro territori troviamo spesso (e per studi stranieri) Sali, Senoni, Boj e Sassoni. I loro riti erano fastosi e in parte restano attuali; bisognerebbe ricordarlo.

8 – Nel 102 a.C. nei pressi di Aix en Provence si svolse la battaglia di Aquae Sextiae, in cui i Romani, guidati da Gaio Mario, sconfissero i Teutoni (wikipedia) e Teutomalias era un Re dei Sali.

9 – Nel 779 i Sali sembrano quasi tornare alle origini…

12 giugno 2017

 

 

 

 

 

 

 

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