Treia, didattica applicata al Gioco del pallone col Bracciale

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La XXXIX edizione della Disfida del Bracciale si è conclusa con successo e grande partecipazione, all’insegna dello sport, della tradizione e della cultura; i numerosi spettacoli, le mostre, le ricche botteghe artigiane, i colori delle vie, dal centro storico al Borgo e le gustose ricette delle taverne dei quattro Quartieri hanno fatto trascorrere piacevoli serate alle numerose persone intervenute.

In questa occasione, la città di Treia, con una iniziativa dell’Assessorato alla cultura, ha inteso far conoscere la grande tradizione sportivo-culturale del Gioco del pallone col Bracciale attraverso la didattica rivolta ai bambini.

Quest’anno, dunque, una novità per i più piccoli: i giochi didattici a premi, che si sono aggiunti al ricco programma della manifestazione, con uno spazio dedicato ai bambini, pensato e voluto per farli divertire e per  far conoscere nozioni e dettagli interessanti sul Gioco del pallone col Bracciale, un affascinante sport e una forte tradizione che la città di Treia ha saputo mantenere e valorizzare nel tempo.

Nelle serate del 5 e 6 agosto, in piazza Piave, i bambini e i ragazzi sono stati protagonisti di un interessante gioco didattico interdisciplinare, utile per conoscere il territorio e le sue peculiarità. Protagonista assoluto il Gioco del Pallone col Bracciale, che i bambini della città, insieme a tanti piccoli turisti, hanno potuto conoscere nei particolari storico/culturali e tecnico/sportivi.

Alla fine, ricchi premi a tema per i vincitori e per tutti gli altri un simpatico segnalibro personalizzato per ricordare l’esperienza, la città di Treia e naturalmente il Gioco del Pallone col Bracciale!

Spettatori i tanti genitori e passanti che si sono intrattenuti con le immagini proiettate con l’aiuto di un grande schermo, in cui veniva riprodotto il gioco tradizionale fatto a terra e che ad ogni tiro di dado, apriva le finestre per proporre quesiti e risposte a tema.

In occasione della Notte Bianco/Rossa, del 5 agosto, si è dato spazio anche ai ragazzi che, sempre in piazza Piave, hanno gareggiato nel gioco realizzato sulla storia dell’azienda, per avere in premio i palloni donati dalla Lube.

Il gioco didattico che narra la storia della Lube, dalla sua nascita nel 1967 a oggi, ha intrattenuto anche i numerosi passanti, che si sono fermati per conoscere le varie tappe di crescita di questa grande azienda. Anche in questo caso, duplice scopo, il divertimento del gioco e l’occasione per conoscere la storia della Lube, che è parte della storia del nostro territorio, conosciuta anche per la vincente Lube Volley.

Il gioco è stato realizzato a scuola dai ragazzi delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado Egisto Paladini di Treia, durante l’anno scolastico trascorso, attraverso un laboratorio didattico svolto dopo un incontro con Luciano Sileoni ed Ernesto Raponi presso l’aula didattica/multimediale  del Museo Archeologico.

L’esperienza, coinvolgente, raccontata direttamente da chi l’ha vissuta, ha rappresentato sicuramente per i ragazzi una vera e propria lezione di vita, legata all’imprenditorialità.

La storia della Lube, il racconto di un sogno tenace e lungimirante, fatto di impegno, professionalità e intelligenza commerciale. Interessante sia la storia narrata dal punto di vista di uno dei due soci fondatori, Luciano Sileoni, sia dal punto di vista, dell’allora bambino, Ernesto Raponi, figlio di Benito (l’altro socio fondatore che purtroppo è venuto a mancare) che ha raccontato una parte della storia, ricca di ricordi, rivissuti attraverso gli occhi del bambino di allora, e successivamente di un giovane che  dopo aver visto nascere l’azienda l’ha anche vista crescere.

Un ringraziamento particolare per queste due serate va a Elisa Merli che ha collaborato nella realizzazione della parte multimediale dei giochi didattici e alle ragazze del servizio civile che hanno seguito i laboratori didattici.

10 agosto 2017

 

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