La querelle sull’ex Upim? Vediamola da un altro punto di vista…

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Fino a ora non abbiamo pubblicato articoli sulla vicenda che vede protagonisti il Sindaco Romano Carancini e il Rettore Francesco Adornato sugli spazi dell’ex Upim però, vedendo l’appiattimento delle altre testate sulla notizia pura e semplice, interveniamo in modo critico e propositivo.

Diciamo subito che non ci piace l’idea di trasformare l’ex Upim in un polo convegnistico e in un archivio. Perché? Perché un centro storico non può essere quasi esclusivo dell’Università, riprendendo un vizio che nei decenni passati ha impoverito la città di spazi che avrebbero potuto essere pubblici e diversamente utilizzati.

Questo perché il centro storico non vive solo di studenti ma anche di residenti, di chi ci pratica un’attività commerciale, e di visitatori che siano essi turisti o persone occasionali che arrivano per acquisti o per necessità burocratiche. Ci ha fatto sorridere l’idea dei parcheggi a servizio del costituendo polo… il Sindaco si è dimenticato di dire che gli spazi auto citati sono tutti già molto spesso al completo, di giorno e poco meglio di notte: in pratica un escamotage sulla carta ma poco praticabile nella realtà (dovessero arrivare 300 convegnisti… le loro auto dove le mettete?).

Per fare il bene del centro storico gli spazi ex Upim devono restare a vocazione commerciale, a servizio di tutta la comunità specialmente dei residenti. Suddiviso tra più negozi sarebbe un centro commerciale assai attrattivo, dove potrebbero trasferirsi alcune attività (alimentari e non) oggi troppo isolate e in affanno: uno spazio chiuso dove, tra due ali di vetrine si potrebbe anche passeggiare. Sui due piani potrebbero starci un buon numero si negozi e la situazione darebbe vita anche ai locali dell’immediato entourage, un tempo vitali e oggi impietosamente chiusi.

E la Università? L’Ateneo ha bisogno di spazi ampi e di ampi parcheggi che non può trovare nel centro di Macerata, creando oltretutto degli squilibri. Lo sguardo deve andare fuori dalla città (bene l’ex manicomio ricco di edifici e di tanto verde, bene anche il Polo Bertelli). Come esempio portiamo uno stabile di notevoli dimensioni, mai terminato e da decenni in vendita, che si trova nei pressi della zona commerciale “Mercurio” a Piediripa. C’è solo lo scheletro, quindi può essere reso fruibile adattandolo alle più disparate esigenze e con le più attuali tecnologie, tutto intorno centinaia di posti auto non a pagamento, utili sia agli studenti che agli eventuali convegnisti e, non ultimo, facilmente raggiungibile dalla superstrada.

Il nostro è solo uno spunto critico, e crediamo offra una visione più equilibrata del centro storico e delle necessità della Università, su cui riflettere.

Fernando Pallocchini

23 settembre 2017  

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