A Macerata nel centro storico un Barattolo pieno di belle sorprese

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Dopo la lunga pausa estiva (anche solo due mesi sono troppi per i numerosi frequentatori) è tornato in centro “Il Barattolo”, il mercatino delle cose vecchie (spesso anche antiche) che risvegliano la memoria  di chi ha superato gli “anta” e incuriosiscono i  più giovani.

 

Il “Barattolo” ha 22 anni

Da tempo maggiorenne – 22 anni per l’esattezza – il mercatino della seconda domenica del mese anima il centro storico, dalla piazza centrale ai vari porticati, offrendo non solo una gran quantità di oggetti presenti in qualsiasi  mercato delle pulci ma anche una ricca varietà di prodotti  alimentari locali, a prezzi contenuti: è la classica filiera corta. Quindi, per i turisti che finalmente sono tornati dopo il sisma, la piazza centrale riserva due sorprese: l’uscita dei Magi dell’orologio alle 12 e alle 18 e la scoperta delle eccellenze enogastronomiche locali, dal pecorino  di Visso al ciabuscolo di Castelsantangelo, bagnati dal vino cotto di Loro  e dalla Vernaccia di Serrapetrona.

 

Una centenaria lastra di vetro… è il dirigibile!

Ma il punto di forza de “Il Barattolo” è il mercatino delle cose vecchie; tutto quello che esce dalle soffitte riserva a volte delle grandi sorprese, come la centenaria lastra di vetro, acquistata tempo addietro, confusa tra tante altre lastre provenienti  da una nobile famiglia del posto. Controluce, una macchia nera, affusolata, che ricordava vagamente un aeromobile. Impressione confermata dal successivo sviluppo; si trattava infatti di  un dirigibile in volo sul palazzo Torri il 15 gennaio 1915 fra le 10:20 e le 10:40. Era il primo passaggio sopra la città di un dirigibile M5 proveniente da Tolentino e diretto verso Ancona, dopo aver sorvolato  le Casette, il Duomo e San Giovanni. Una immagine storica e forse unica, perché non reperita tra il materiale fotografico conservato nelle biblioteche maceratesi.

 

Il fascino del disordine

Le lastre fotografiche sono fragili e con difficoltà diventano centenarie; i libri invece reggono bene gli insulti del tempo. Impolverati, sgualciti, buttati a terra in mucchi disordinati sono una miniera inesplorata, preferita dagli avidi bibliofili, che girano a distanza dai banchetti ricoperti da tappeti, con i volumi in ordine, incellofanati e, soprattutto, ben prezzati. In casi simili, infatti, il tesoro lo ha già scoperto chi ha pulito la soffitta, per cui più la merce è presentata male più aumentano le possibilità della scoperta.

 

Poche pagine ingiallite… è la storia del generale Pizzarello

Una scoperta, peraltro, che presuppone sempre un minimo di conoscenza della materia, per cui l’opuscolo di poche pagine ingiallite, stampato nel 1960 a Trieste a cura dell’Associazione profughi dalmati poteva essere destinato al macero; capitando invece a “Il Barattolo”, tra tanta altra carta di nessun conto, risultò essere la storia di un eroe della prima guerra mondiale, nato a Macerata da genitori di Capodistria: il generale Ugo Pizzarello è stata la prima medaglia d’oro cittadina, guadagnata sull’Ortigara 100 anni fa, il 25 giugno 1917, su “motu proprio” del Sovrano. Un fatto rilevante nella storia locale, ricordato anche dalla grande lapide affissa al n° civico 34 di piazza Mazzini. Nell’opuscolo in questione viene anche dettagliatamente narrata la storia della famiglia Pizzarello, profuga istriana in città sin dai tempi della dominazione austriaca. Per il prossimo dicembre “Il Barattolo” si protrarrà per più giorni e, soprattutto sarà a tema, per cui i mercatini di Natale non saranno più una esclusiva del nord; mancheranno è vero le renne e forse la neve ma, grazie alla perfetta regia dell’organizzatrice Manuela Tombesi anche a Macerata  tornerà la magica atmosfera delle feste.

Siriano Evangelisti

7 dicembre 2017

 

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