“La Pagella d’oro” di una banca : non è tutt’oro ciò che luccica

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Scrive un lettore: “L’enfasi, per la distribuzione delle Pagelline d’oro da parte della CARIFERMO, usata in un articolo degli scorsi giorni apparso sui giornali locali, non tiene conto di un piccolo particolare che, se trascurabile per le persone mature, può creare più di un problema sui giovani studenti! Nessuno, infatti, sia nella stesura del titolo che accompagna l’articolo sia nelle righe successive, menziona il fatto che ogni Istituto Scolastico ha un numero limitato di studenti che possono essere premiati (ndr: non è scritto nel regolamento) e quindi il “solo aver avuto 10 e lode” non è sufficiente per ricevere la famosa “Pagella d’oro”! Per esempio nell’Istituto Comprensivo frequentato da mia figlia la discriminante è stata il reddito del nucleo familiare ma questo fa venir meno lo spirito del premio e soprattutto non tiene per nulla in considerazione il ragazzo che non è a conoscenza di tale situazione e si vede escluso da una premiazione “conquistata” sul campo senza peraltro essere informato sul perché non la riceva! E’ vero che viviamo in un Paese pieno di contraddizioni e di discriminazioni ma forse, in questo caso, stante appunto la funzione anche “educativa” che la CARIFERMO si “attribuisce” sarebbe il caso che tutti coloro che hanno raggiunto l’obiettivo vengano premiati! A suo tempo scrissi una email ai vertici dell’Istituto facendo presente tale situazione ma non avendo mai ricevuto nessuna risposta in merito credo che la situazione non sia affatto cambiata. Avrei immenso piacere di essere smentito ma resta il fatto che negli scorsi anni la realtà era quella descritta e sicuramente non brillava nella sua realizzazione e soprattutto nella sua pubblicizzazione. Una piccola stoccata penso quindi vada anche verso quei giornalisti che hanno pubblicato la notizia senza approfondire l’argomento a meno che non sia stata scritta da un addetto stampa che, come tutti gli addetti stampa, mette in luce solamente gli aspetti di una vicenda!  Il tutto come direbbe un personaggio noto a tutti noi di una certa età: ”per la precisione!”. 

Fabrizio Giorgi  

 

La risposta del Direttore de La rucola

Il nostro lettore ha ragioni da vendere. La prima cosa che abbiamo fatto siamo andati a scaricare dal sito della Carifermo il testo del regolamento del premio “La pagella d’oro”. Un testo semplicistico, lacunoso, che non fissa regole ben determinate ma, testualmente, afferma: “Alla fine di ogni a. s. (ndr: anno scolastico) i Dirigenti Scolastici delle Scuole interessate dovranno segnalare alla Carifermo il nome dello studente giudicato come migliore, a discrezione degli organi scolastici, per profitto, capacità ed impegno”.

 

Due appunti e un consiglio da parte nostra

1 – Un “10 e lode” è un voto massimo e basta, non ci sono equivoci, quindi la “discrezione degli organi scolastici” quale dovrebbe essere?

2 – “Profitto, capacità e impegno” dov’è scritta  la discriminante del reddito familiare?

Consigliamo alla Carifermo o di rivedere il testo del regolamento e renderlo più dettagliato (così com’è rovina lo spirito della iniziativa), oppure di rinominare il premio in un più classico, anche se meno suggestivo, “Borsa di studio”, che ha il significato di aiutare gli studenti meritevoli ma di condizione familiare economicamente disagiata.

18 gennaio 2018    

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