Fatti notati in aereo, dall’acconciatore, nella nostra provincia

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Fumatori in aereo – Era già entrato in vigore il divieto di fumo a bordo degli aerei, nell’aprile 2001 durante un volo diretto a Luxor, in Egitto, a bordo di un Boeing 737 della compagnia Azzurra Air di Bergamo, un passeggero si chiuse in bagno a fumare. Informato dalle hostess o dall’allarme, il pilota non gliela fece passare liscia: avvertì via radio la polizia dello scalo di arrivo. Alla discesa della scaletta c’erano pronti dei poliziotti che condussero l’uomo nei loro uffici, dove fu trattenuto non poco e sanzionato a dovere. Un successivo volo Egyptair Roma – Cairo, un passeggero italiano si lagna con un connazionale del divieto di fumare: “Non si può neanche fumare! Quando avrò i soldi, mi comprerò un aereo per fumarci dentro”. Ogni commento è inutile.

 

Scambio di favori – Nel salone di un acconciatore, durante il trattamento una cliente cinquantenne conversa con l’addetta. Costei si lamenta che le tocca lavorare troppo. La cliente, loquace, le suggerisce amabilmente un vecchio trucco: “Perché non gliela hai data?” indicando senza segni il titolare, lasciando sottinteso… almeno, ti faceva lavorare di meno. La commessa le risponde spontaneamente, facendomi sorridere: “Gliela ho data, ma non è servito!”, come a dire: mi fa lavorare duro lo stesso! Ovvio che le due donne scherzavano, ma la spontaneità e la dimestichezza, con cui ne parlavano, mi hanno fatto capire che: “Lo scambio di voti politico-mafioso, pardon di favori lavorativo-amoroso non dev’essere troppo passato di moda!”. Le battute sono terminate in modo affettuoso, come solo le donne sanno fare. Le due hanno abbracciato il maestro coiffeur, al quale non è scappata manco la bozza di un sorriso! La cliente apprezzandolo per la bravura dei suoi tagli, l’addetta, più deferente, per consentirle di lavorare.

 

La motosega di Fantozzi – C’è la “nuvoletta di Fantozzi” che lo segue mentre, in auto, va in vacanza con la famiglia, decisa a rovinargli le agognate ferie con la pioggia. Anche se non se n’è scritto finora, esiste anche “la motosega di Fantozzi”. Eccome se esiste! Per notarla si deve possedere sensibilità ambientale e amare gli alberi e il verde. In ogni città che visito, in Italia e all’estero, osservo attentamente gli alberi, il verde pubblico e privato. Ci sono dei privati cittadini “illuminati” che difendono con le unghie e i denti i loro alberi pure in città, altri invece si dilettano sadicamente a farli stroncare e capitozzare. Si può provenire da una città dove il sindaco – Attila di turno – ha devastato interi viali per “ristrutturarli” e si arriva o si viaggia in un altro luogo, dove il sindaco si comporta nella stessa identica maniera. Incompetenza e altro ci seguono! Nel Maceratese è successo a Tolentino, Sarnano, Penna San Giovanni, Caldarola, Gualdo,  stava per accadere a Matelica, e chi ne ha più ne metta. Certo, tantissime persone neanche lo notano e vivono benissimo, meglio di chi ha quel tipo di rispetto e di sensibilità. Sarebbe bella l’esistenza se ognuno si curasse solo dei fatti propri? Senza difendere alcunché e senza indignarsi di fronte all’arroganza dei più forti, che, spesso, nasconde anche intrallazzi.

Eno Santecchia

4 aprile 2018

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