In questa immobilità senza finestre… “Veglia”

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Non chiedermi cos’è la notte

in questa immobilità

senza finestre,

tra i tarli della noia

e la trasparenza di vaghi pensieri.

Forse è lo sciame

di bianche figure

su pareti d’ardesia

o la zavorra d’incertezze

che si gettano nel fiume

di giorni irriverenti.

Dietro i vetri ascolto il silenzio:

veglia tacita

sotto fragili stelle,

velate dita di luna

su viottoli di ghiaia

dove stringevamo raggi di sole.

Paesaggi smembrati

ricamano cadenze,

fremiti d’attesa

su vane cicatrici

di passi perduti.

Anche la notte volerà

nell’alba d’un altro domani,

come soffio d’alito breve

sopra crinali galleggianti nel vuoto.

14 maggio 2018

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