Orim: è divampato l’incendio e divampano le polemiche

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L’incendio divampato venerdì scorso presso la ORIM di Piediripa ha indubbiamente messo in allarme tutti noi, vista anche il tipo di attività svolta dalla ditta in questione.

 

Grazie ai Vigili del Fuoco

Per prima cosa vogliamo ringraziare di tutto cuore i VV. FF. per il loro solito lavoro e per l’impegno che mettono in campo con professionalità ogni qual volta vengono chiamati ad intervenire in situazioni di pericolo. Ringraziamo altresì tutti gli altri che si sono adoperati incessantemente in questa emergenza.

 

Attesa per le analisi

Fatta questa sentita e doverosa premessa, aspettiamo con ansia di conoscere i risultati relativi agli esami su aria e vegetali che sono stati effettuati dall’ARPAM e dall’ASUR, che dovrebbero arrivare proprio in queste ore, al fine di capire se si è trattato a tutti gli effetti di inquinamento ambientale e di incendio colposo. La Procura ha aperto un fascicolo per ora senza indagati.

La speranza è che così non fosse e in tal senso, fino a prova contraria, vogliamo credere alla bontà delle parole dell’Amministratore Unico della Società che ribadisce di aver operato sempre rispettando le direttive, tutte le prescrizioni e le norme ambientali.

 

Domande in attesa di risposta

Restano comunque alcune storture che qualcuno dovrebbe chiarire. Come è stato possibile concedere permessi a costruire con tanta facilità vicino ad una Azienda che smaltisce rifiuti speciali? Come mai il Comune di Macerata negli anni ha permesso l’espandersi di una zona potenzialmente a rischio? Le Amministrazioni maceratesi che si sono susseguite dovrebbero per onestà e trasparenza dare delle risposte ai cittadini.

 

Resta il problema Orim

Detto questo, noi di Azione in Movimento comprendiamo pienamente la preoccupazione dei residenti e delle attività di Piediripa. Comprendiamo anche lo spirito della richiesta di alcuni che vorrebbero far trasferire la ORIM in un altro sito ma ci rendiamo conto che non sarà un intervento di facile attuazione in quanto, ammesso che si trovi un’area adatta, si tratterebbe comunque di una operazione molto costosa che certamente non può essere accollata alla ditta in questione, ovviamente se risulterà in piena regola.

La situazione va ponderata con cognizione di causa e l’auspicio è che, oltre al fatto che non ci sia stato un danno ambientale, in futuro si trovi una soluzione che possa ridare serenità alla comunità maceratese.

Simone Livi, Segretario Politico di Azione in Movimento

10 luglio 2018

                                  

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