Querelle interna a Forza Italia nelle Marche: spunta un documento

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Le accuse lanciate da Roberto Pioli in Forza Italia regionale, e che tanto scalpore hanno suscitato stimolando anche pesanti risposte, non erano poi così peregrine come qualcuno ha voluto far intendere. Abbiamo ricevuto un documento ufficiale, il resoconto di una riunione dei Responsabili Seniores Provinciali e Comunali delle Marche di Forza Italia, nel quale si evidenziano tutte le criticità sottolineate dagli interventi di Pioli. Ve lo sottoponiamo omettendo (…) quelle parti che non riguardano la questione in atto.  

 

Lo stralcio

“(…) occorre da parte di tutti un forte e costante impegno sui territori, la conoscenza delle persone, il farsi carico direttamente delle problematiche degli elettori sui temi concreti, quali il lavoro, lo sviluppo economico, la sicurezza, la difesa dei più deboli, l’immigrazione etc.. È necessario quindi, ripartire dal basso, strutturando il movimento di Forza Italia, in un vero partito, affidandolo a persone che conoscono il territorio e le dinamiche politiche presenti in ogni comune, in quanto hanno dato dimostrazione nel tempo di aver consenso e di saper amministrare (…) precisa ed imprescindibile necessità di attingere a risorse del territorio nella nomina dei responsabili politici regionali di Forza Italia. Tutti concordano che occorre ripartire dai territori, dalla conoscenza delle necessità locali al fine di una aderenza delle proposte e dei provvedimenti, alle esigenze dei cittadini (…) appare opportuno il coinvolgimento dei giovani: sono i giovani infatti la nostra speranza e la nostra ricchezza oltre che le nostre migliori energie. La formazione delle nuove leve è infatti uno degli aspetti da affrontare nel breve periodo ed il coinvolgimento dei giovani è la strategia da perseguire. Le aspettative dei giovani divengono per questo le nostre aspettative al fine di realizzare il mondo che verrà. (…) ”.

 

Il commento

È la solita vecchia questione (che non riguarda solo Forza Italia) delle segreterie dei partiti che fiondano personaggi avulsi dalla regione in un territorio ritenuto elettoralmente sicuro (ma non sempre è così) per garantire una loro elezione, dopo di che costoro, regolarmente, scompaiono e se ne fregano di chi li ha votati.

Per una politica efficiente servono persone conosciute e stimate nel luogo di appartenenza e che conoscono la loro realtà territoriale, e il resoconto di cui sopra lo specifica e lo ribadisce in ben “due” passaggi (in neretto) fondamentali. I cosiddetti “vecchi saggi” di Forza Italia sottolineano anche una necessità di non poco conto: coinvolgere i giovani. Il che significa sia ricambio delle forze in campo ma anche non affezionarsi troppo a lungo alle poltrone.

Fernando Pallocchini

25 luglio 2018    

 

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