Un luogo carico di mistero: la piramide etrusca

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Tempo di vacanze e se vi capita di passare per la Tuscia a Bomarzo (VT), oltre visitare il famoso Parco dei Mostri, frutto della mente del Principe Pier Francesco Orsini (1523-1585) e realizzato nel 1547 dall’architetto Pirro Ligorio (1513-1583), non mancate di visitare – ammesso che riusciate  a trovarla – la quasi sconosciuta Piramide Etrusca o Sasso del Predicatore, un monolite in piperino di circa una decina di metri lavorato in forma piramidale con due rampe, una di 26 gradini che porta a due altari intermedi affiancati e la successiva di 9 gradini che vi farà giungere alla sommità sull’ara maggiore dove il sacerdote officiava i riti.

 

Un luogo sacrificale?

L’andamento nord-ovest ha fatto supporre, ai pochi studiosi che si sono cimentati nel monolite, che fosse orientato verso il regno degli Inferi etruschi. Il sacerdote officiava girato di spalle alla scala guardando verso l’affascinante valle sottostante del Tevere; la presenza di canalette per il deflusso del sangue dimostra che si eseguivano sacrifici di animali di piccola taglia visto la evidente difficoltà di portare in cima grossi animali. Si possono notare lungo il monolite dei fori cilindrici da cui si può supporre l’esistenza in origine di un passamano per rendere più facile la salita e di strutture in legno per proteggere gli altari dalle intemperie.

 

Ritrovato nel 1991

Il sito è stato “riscoperto” solo nel 1991 da ricercatori locali e ciò perché fino all’ora era completamente coperto dalla vegetazione, perduto in uno splendido e impervio bosco. Finora nessuno studio approfondito è stato fatto sul sito tant’è che ci sono dubbi perfino sulla sua origine etrusca: potrebbe perfino appartenere alla precedente civiltà definita Rinaldoniana di cui si hanno quasi esclusivamente testimonianze funerarie (Eneolitico III – II millennio a.C.).

 

Difficile da raggiungere

Arrivare alla Piramide – come ho potuto constatare di persona – è davvero difficile. Non ci sono indicazioni, targhe, sentieri segnati e non si capisce perché istituzioni e associazioni locali non provvedano in merito. L’unico consiglio che posso dare è parcheggiare all’inizio del paese di Bomarzo davanti al campo sportivo e da qui prendere il sentiero segnato con una freccia su di una casa fatiscente, quindi collegatevi con youtube e seguite i pochi video con le indicazioni per arrivare al monolite: molto chiari vi permetteranno di arrivare in circa 45 minuti. Buon viaggio!

Modestino Cacciurri

22 ottobre 2018

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