Produrre meno rifiuti

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Privilegiare l’acquisto di prodotti con poco imballaggio

Sono ormai molte settimane che l’Unione Europea si sta interrogando sul disastro che coinvolge l’intera economia del vecchio continente. Nell’accavallarsi di soluzioni diverse e spesso contrastanti tra di loro, domina su tutte l’esigenza di contenere la  spesa  pubblica e nel contempo di aumentare la capacità produttiva relativa a ogni paese. Per quanto riguarda la diminuzione della spesa pubblica sta prevalendo l’illusione che basti fermare qualche auto blu (o, in Italia, di eliminare i piccoli Comuni accorpandoli e qualche Provincia: spese minime perché, comunque, il personale va reimpiegato altrove nella Pubblica Amministrazione) per risolvere la questione quando, invece, c’è bisogno di fare ben altro. Relativamente ai problemi nazionali  dobbiamo prima di tutto capire come possiamo noi stessi contribuire nella quotidianità a limitare gli effetti che di fatto contribuiscono a far lievitare i costi dell’Azienda Italia. Esempi in tal senso se ne potrebbero fare molti ma noi, per la nostra matrice aziendale, vogliamo cogliere l’occasione di segnalarne alcuni che riguardano per l’appunto l’ambito del nostro lavoro. Primo fra tutti produrre meno rifiuti, facendo attenzione nei nostri acquisti a privilegiare i prodotti con poco imballaggio e comunque gestibili, con imballaggi che siano a loro volta riciclati e che si prestino a essere riutilizzati per l’acquisto di prodotti distribuiti con i dispenser. Per esempio le bottiglie di vetro da riusare nei distributori automatici di latte fresco, o i contenitori di plastica da riutilizzare per l’acquisto di detersivi anch’essi distribuiti da macchine automatiche. Altro atteggiamento è sicuramente quello, ormai dato per scontato, anche se purtroppo così non è, di applicarsi a fare la raccolta differenziata. Vedete, Macerata al momento ha raggiunto la quota percentuale del 45% con una copertura del territorio di circa l’80% per mezzo di contenitori di vario genere. Ci sono infatti in due frazioni, Piediripa e Sforzacosta, i contenitori colorati per la raccolta di prossimità e quelli classici, i cosiddetti cassonetti, a servizio di altre zone della città. Ciò significa che gran parte dei nostri concittadini lamenta la mancanza di raccolta differenziata pur avendo i contenitori sotto casa, o quasi. Meditate gente meditate!

Stefano Monachesi

 

 

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