di Angelo Andreozzi
Non raccoglie
l’impassibile giorno
l’ultimo sguardo
della preda,
il più umano.
Sola a chiudere
teneri occhi
la mano pietosa
del dignitoso silenzio.
Senza più scampo
giace pasto
per voraci ghepardi
il mite impala.
Secondo l’antico
assurdo progetto
si ripete il rito voluto.
Accetta la croce
e non si ribella
la coscienza inchiodata.