Evoluzione della specie…

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Raccontino sulla “evoluzione” della specie

 

Lei aveva 16 anni, i genitori lavoravano la terra e con i sacrifici la facevano studiare in centro. Le mucche stavano nella stalla a piano terra, esalavano un cattivo odore che impregnava anche gli abiti chiusi negli armadi al piano superiore. Un giorno cinque amiche le chiesero se potevano andare a trovarla, così avrebbero fatto una scampagnata. Lei disse di sì. Era settembre, faceva caldo. La mamma offrì alle ragazze l’uva appena raccolta, calò il secchio in fondo al pozzo, lo tirò su pieno d’acqua, lavò l’uva e andò a sbrigare le faccende domestiche. Le ragazze spiluccarono parecchi grappoli e si dissetarono con l’acqua fresca del pozzo. Poi cominciarono a saltare con la corda, la più brava fece trenta salti senza mai incespicare. Maledetta l’uva, maledetta l’acqua, maledetta la corda… una ragazza chiese di andare in bagno. Lei trasecolò, avrebbe preferito che le si fosse aperta la terra sotto i piedi. Prese per mano l’amica e la condusse mestamente verso il… “patibolo”! Si aggregarono anche le altre amiche e lei indicò il bagno: una fossa! Non c’era né una casupola in muratura né una capanna a forma di cono fatta con le canne… solo una fossa, una fossa a cielo aperto per tutte le stagioni, inverno compreso. Per fortuna le ragazze si limitarono a soddisfa-re il bisogno più elementare e non misero più di tanto in imbarazzo l’amica. Furono anche discrete, poiché quando era il turno di una le altre stavano girate. Finita la festa (che festa!) se ne andarono, lei rientrò in casa, si mise seduta, si chiuse in un cupo e invincibile mutismo, mentre le lacrime le rigavano le guance. Dopo qualche tempo un’amica la invitò a casa sua. Lei andò in bagno dove c’era il water, il bidet (parole mai sentite prima), il lavandino e, addirittura, la vasca. Quando ritornò a casa cominciò a strillare e a piangere disperata. I genitori seppero della sua sofferenza, il padre nei periodi morti di campagna cominciò a fare il muratore e la madre andò a servizio. Con i sacrifici si costruirono una casetta con tre bagni: uno per lei, uno per loro, e un altro per gli ospiti. Furono vendute le mucche e ora i loro abiti profumano di spighette.

Umberto

 

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