Il Consiglio comunale? Una bolla d’aria!

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Praticamente pieno di nulla

 

7 ciao andiamo via

 

Abbiamo fatto un salto in Consiglio comunale perché il niente ci affascina.

Siamo rimasti pienamente soddisfatti perché di niente si è parlato e nel momento in cui l’argomento avrebbe potuto essere pressante… tutti si sono sciolti e dileguati come neve al sole e ne riparleranno oggi martedì.

 

Una sola voce ha cantato

Il primo argomento si può sintetizzare in una battuta: il difensore civico ha cantato il suo de profundis ma nessuno ha detto… una prece! Ovvero il difensore civico scomparirà appena finirà il suo incarico e a nessuno è fregato un tubetto tanto da non esserci stato alcun intervento.

 

Donna, cosa si fa per te

Il secondo argomento riguardava il Consiglio delle donne ma, pur con tutta la buona volontà, abbiamo pensato: “Non combina niente il Consiglio normale, figurarsi quello delle donne che conta meno del due di coppe quando briscola è bastoni!” Poi c’è stato il solito gran parlare di pari opportunità e quote rosa, notoriamente campi di battaglia del centro sinistra… ebbene, nel Consiglio comunale di Macerata le donne sono solo 4: tre di centro destra e solo una di centro sinistra! Ironia della sorte per chi predica tanto ma, poi, in pratica è più “maschilista” degli altri. Nel discorso si è inserita la brava Francesca D’Alessandro che, però, ha detto, citando altrui: “Donna, fabbrica della vita”. Avremmo preferito ascoltarla in “donna portatrice di vita” o “sacra custode di vita”, frasi più umane e meno… commerciali. Ha perso un punto ma ne aveva guadagnati tanti prima con la lotta per le scuole e per il sociale per cui ancora è in vantaggio.

 

La farge fienara

Per il terzo argomento Marco Guzzini, dopo aver vinto la battaglia per portare la lirica tra le rovine di Ricina, ha esagerato innescando un discorso che ha dato il destro (insomma, destro, con l’Udc non si sa mai… meglio dire ambidestro) a Ivano Tacconi che ha tuonato contro le erbacce che intorno al teatro romano accoglieranno i melomani, finendo così per chiedere aiuto al capo Pettinari, visto che il Comune è poverello.

 

Non se po’ fa…

Il quarto argomento, di sostanza (lo scomodo Centro fiere e relativo Palasport “fantastico, fantasmagorico e solo fantasma”) ha… cioè non ha visto Sindaco e Assessore allo Sport perché assenti per cui il dibattito è stato quello che è stato: una continua lagna che non c’è la strada perché non si può fare, che non si può fare il centro commerciale perché la regione ha legiferato diversamente, che non ci sono soldi, che è colpa della crisi, che è colpa dei privati, che la Lube ha un terreno approvato tutto suo… insomma è la solita storia: “Non se po’ fa!”

 

Le foto

Data la calma piatta che ha dominato il consesso, lo abbiamo mosso un po’ con le foto (sono… mosse) che illustrano l’interesse diffuso intorno al Centro Fiere e al Palasport: tutti chiacchierano dei fatti loro, fanno salotto, chi non chiacchiera è perché non c’è: sono i posti vuoti tra i banchi e sugli scranni della Giunta.

Ci domandiamo. “Se non sapete che pesci prendere per far crescere ‘sta benedetta (non per caso è di Maria) civitas… perché volete fare gli amministratori? Tornate al vostro lavoro, please.

Fernando Pallocchini

1il relatore2 mancano sindaco e assessore5 il salotto6 ancora chiacchiere3 chi parla chi sonnecchia

 

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