C’è mafia nelle Marche?

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L’infiltrazione è in atto e i segnali ci sono tutti

 

C’è un libro interessante, La mafia in Umbria, scritto dal giornalista Claudio Lattanzi che racconta passo dopo passo la cronaca di un assedio, quello portato dalla delinquenza organizzata alla regione umbra. Non è un romanzo ma una documentazione precisa tratta da verbali ufficiali, che fa nomi e cognomi, che riporta situazioni dettagliate su come mafia, ‘ndrangheta, camorra e simili stiano allargando le loro attività. C’è il loro modo di procedere che ha un punto iniziale di forza nei soggiornanti obbligati, che ha come testa di ponte i locali notturni dove è facile il controllo della prostituzione e dello spaccio di droga. Poi arriva il controllo di società edili in difficoltà, acquisite e usate per il riciclo del denaro sporco, arrivano i politici compiacenti che favoriscono le lottizzazioni. Si impiantano supermercati dove hanno poca ragione di esistere essendo il loro scopo principale quello di ripulire e rimettere in circolo il denaro proveniente dalle attività illecite. Cominciano le intimidazioni, le lotte interne con sparatorie, piccoli boss che provano a intimidire gli imprenditori. E così via. Con l’opinione pubblica non abituata a tutto questo perciò poco attenta, con le Forze dell’Ordine che contrastano, spesso con splendide performance, questa escalation che, però, è inarrestabile. La Giustizia è lenta, le Forze dell’Ordine sono sottodimensionate. Pur senza prove documentali, del resto facili da trovare con un paziente lavoro presso i Tribunali, possiamo dire che nelle Marche sta accadendo lo stesso come in Umbria. I soggiornanti obbligati si sono creati i loro piccoli retaggi per lo spaccio, lungo la litoranea sono fioriti i locali notturni dove c’è prostituzione e spaccio, centinaia sono le prostitute in affitto nei monolocali, è una rete capillare e basta acquistare nelle edicole gli opuscoli allegati a riviste per avere il loro telefono. Supermercati e centri commerciali un po’ ovunque, anche in zone come quella maceratese or-mai satura di strutture simili. Lottizzazioni dove non c’è più niente da vendere non essendoci più mercato, furti a raffica nelle case, nei negozi, intimidazioni, delitti… Sono arrivati, tocca a noi.

Fernando Pallocchini

 

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