Il Risveglio di Sonia Voicu
Il Risveglio
è un passaggio
tramite la Luce della Coscienza,
finalizzato a trasfigurare
il corpo fisico
in corpo di Luce.
I pensieri e le emozioni
modificano in ogni attimo
il nostro corpo
in positivo o in negativo,
rigenerando o degenerando
persino le strutture cellulari.
Immagina il battito del cuore
diffondersi,
come una onda portante
in tutto il corpo,
e sintonizzarsi in armonia
con le onde cerebrali.
In tale sintonia siamo pronti
a relazionarsi con l’energia del mondo.
Quando il corpo diventerà duttile
sarà permeato dall’Energia Universale
e sarà pronto a trasformarsi
in corpo di Luce.
Il modo in cui una persona
si relaziona con il mondo esterno
rispecchia il suo livello di coscienza.
La stessa realtà
è percepita in diversi modi,
visto che la realtà
è determinata dalla coscienza individuale.
Più persone si risvegliano
più si converge verso la coscienza unitaria.
Risveglio significa ricongiungersi,
riconnettersi, unirsi
al “Mondo Sottile”.
Ammettere
“la propria inconsapevolezza”
è di buon auspicio
nel processo del risveglio,
e rende il nostro corpo più
duttile alla trasformazione in atto.
Invece, non ammettendo
la propria inconsapevolezza,
si crea un campo impermeabile
intorno al corpo
che ostacola l’assimilazione dell’energia
e rallenta il passaggio del risveglio.
La presuntuosità di sapere,
o il senso di superiorità,
come anche il senso critico
comportano solo avversione,
sono impostazioni mentali
e falsi concetti impostati dall’Ego.
È proprio l’Ego che sbarra
il passaggio del risveglio
verso la via della Luce
e impedisce a riconnettersi
alla natura divina dell’Essere.
Il risveglio avviene in due modi:
tramite la sofferenza
o tramite una sana curiosità
e una sincera voglia di sapere.
La Sofferenza
È il movente più potente
nel passaggio verso il risveglio.
La sofferenza inevitabilmente
comporta il crollo dell’Ego.
Più eccessive sono
presuntuosità, orgoglio e vanità dell’Ego,
più pesante sarà la sofferenza da affrontare.
È “l’Equilibrio del Tutto”
che fa il gioco
attirando sofferenza
per poter svincolare
la natura divina
dalla maschera dell’Ego.
Quale sofferenza dovrà avvenire
per risvegliarsi dal tormento dell’Ego?
Fin quando l’Ego continua a prevalere,
malgrado la sofferenza,
la coscienza resterà ottusa e offuscata.
Quando le persone si risvegliano
agiscono
in sintonia con la coscienza.
Un giorno…
la maschera dell’Ego dovrà crollare
per imparare a pregare,
per saper implorare,
per gridare il dolore,
per chiedere pietà.
Dovrà strapparsi il velo dell’illusione
per vedere
l’altra faccia della stessa realtà.
Risveglio
significa essere Liberi
dal falso orgoglio,
dalle false credenze,
dalla vanagloria,
salvi dall’inganno della bontà,
immuni dal veleno della malvagità.
La pretesa di essere
“qualcuno”
ci separa dall’energia universale,
solo quando sciogliamo
i confini della fisicità,
riconosciamo
la nostra natura divina,
comprendiamo
la via della Luce,
identifichiamo
il mondo di Origine
da dove sorge
l’Essenza divina di ognuno.
Nei passaggi di risveglio
non importa cosa sei…
un filo di erba…
una goccia di pioggia…
buono o cattivo…
mendicante o milionario…
farfalla effimera…
figlio abortito…
cavallo selvaggio…
aquila…
preda inseguita…
fiocco di neve…
Tutte quelle vite
oltre la loro forma fisica
sono solo passaggi,
“esperienze”,
con lo scopo
di avvicinarci alla coscienza unitaria,
alla nostra natura divina.
A che serve una identità
se pretendiamo il diritto
alla “Priorità”?
A che serve la sensibilità
se restiamo compiaciuti
nella “Vanità”?
A che serve la bontà
se pensiamo de essere
i più “Buoni”?
A che serve la sapienza
se crediamo di essere
i “ Superiori”?
A che serve il coraggio
se non impariamo ad avere
“Fiducia”?
A che serve la Coscienza
se la mettiamo a tacere?
A che serve nominare un Dio
se pretendiamo che Dio
debba servire noi.
Oltre la sofferenza
esiste un altro passaggio
nel processo del Risveglio,
maestoso e propizio.
Inizia con la sana voglia di sapere
e l’accettazione della
“propria inconsapevolezza”.
Il risveglio
non deve necessariamente passare
nella valle della sofferenza.
La maggior parte delle persone
che già hanno iniziato il percorso del Risveglio
sono partite dagli stessi presupposti:
Le domande
I Ricordi
La Comprensione
Solo chi ammette di voler sapere
pone le domande,
chi invece pretende di sapere tutto
certamente non si metterà le domande!
Domande e domande!
Le più lecite domande
che ogni essere umano
dovrà mettersi prima o poi,
sono:
“Perché si nasce, perché si muore?
Dove si va…
dopo che si scompare?
Dove nascondersi,
dove fuggire per
“Non Amare”..?
Come è creato il mondo?
Perché?
In quale stagione fu creato il mondo..?
Da dove viene lo splendore del mondo?
Quanto dolore trafigge il cosmo
nel travaglio della creazione..?
Quanta sofferenza…
quante emozioni…
quante tempeste…
per “Essere” creato!
Quale è la forza che sprigiona la vita?
Da dove viene il brivido del coraggio?
Da dove giunge la forza di morire?
Più saremo sinceri e fermi
più le nostre domande
troveranno limpide risposte.
Ammettere i propri limiti
rende maestoso il risveglio.
I Ricordi
Il ricordo è fondamentale
nel processo della coscienza.
“Senza ricordi non c’è memoria
e senza memoria non c’è coscienza”.
I ricordi sono rievocati in ogni attimo
tramite l’ambiente esterno.
La nostra mente e i nostri sensi
affrontano in ogni circostanza i ricordi,
innestati – somatizzati
in ogni cellula del nostro corpo.
Se rifiutiamo i nostri ricordi
rendiamo sempre più difficili
i passaggi del Risveglio.
Per accedere ai ricordi
più remoti della nostra esistenza
è fondamentale accettare i propri
pregi e difetti.
Solo ammettendo i propri difetti
si può migliorare
e non dobbiamo massacrarci
per i nostri errori.
Non dobbiamo esser orgogliosi
dei nostri pregi né di ciò che facciamo bene.
Come non dobbiamo sottovalutarci,
o sfiduciarci
per essere maldestri, timidi,
né rimproverarci gli errori del passato.
Sono solo trappole dell’Ego!
Voltate la pagina
e accettate il passato,
ringraziandolo
che vi ha portato fin qui.
Tutto ciò che è accaduto nel passato
ha reso possibile arrivare qui.
Qui è il punto cruciale
da dove il nostro sguardo
diventa cosciente.
Ogni volta che ci confrontiamo liberamente
con i nostri ricordi
liberiamo l’energia
bloccata nei ricordi,
e rafforziamo la memoria.
La memoria è fondamentale nel
consolidare la coscienza.
La memoria liberata dai ricordi
dona energia a sufficienza
per avanzare nelle tappe del risveglio.
Non immaginate quando energia
sia intrappolata nei ricordi.
Conciliarsi con i ricordi
attraverso la luce di comprensione
è uno sblocco fondamentale di energia.
Una memoria liberata
dà una luce diversa
al passaggio del risveglio.
Per accedere alla memoria,
si inizia semplicemente a osservarsi mentre
si lavora, si guida, si mangia, si respira…
Dobbiamo esaminare
l’approccio,
fino a comprendere
il sottile movente delle azioni
“la intenzione”
che ci spinge ad agire.
L’intenzione con cui si agisce
è determinante
per riconoscere il sottile profilo mentale
e riconciliarsi con i ricordi.
Nel processo del risveglio
con il tempo si svelano
uno dietro l’altro diversi ricordi…
di quando eravamo bambini
e tante cose che non ricordiamo più…
È un forte segnale positivo
quando i ricordi
prendono una nuova prospettiva,
con la mente di oggi lasciamo scorrere i ricordi
senza aggrapparsi, senza giudicarsi,
senza rifiutarli,
solo osservare
e la nuova comprensione
darà un valore diverso,
appagante e conciliante con la vita.
La Comprensione
È la capacità di valutare, discernere,
le proprie azioni e altrettanto riconoscersi
negli atteggiamenti degli altri.
Una volta acquisita la comprensione
si sciolgono tutte le barriere imposte dall’Ego!
Attenzione che la comprensione
non può avvenire senza aver liberato
i propri ricordi.
La comprensione è una facoltà maestosa
che porta all’apertura del cuore,
ai sentimenti nobili:
saper perdonare e saper chiedere perdono,
saper provare pietà,
saper provare compassione,
provare sentimenti
e benevolenza verso ognuno.
Il risveglio è un processo che segue
la liberazione del falso Ego,
tappa per tappa
finalizzato alla rinascita
dell’Essere
per esprimere pienamente
la nostra natura divina.
Congiunti alla natura divina
si entra nelle sfere del “Mondo Sottile”
più alte o più profonde del creato,
come voi volete,
si può canalizzare,
si possono incontrare esseri da altre dimensioni.
Ma lo scopo finale
è di stabilizzarsi per sempre
nella Coscienza Universale.
In questa dimensione tutti i pensieri
sono filtrati dalla Luce
della Coscienza Universale.
Il processo del risveglio comporta un
collocamento costante
nel livello di coscienza unitaria,
lasciando alle spalle per sempre
la coscienza individuale.
Sono le tappe che prima o poi
si percorrono per potersi trasformare
e accedere alla dimensione
della Coscienza Universale.
Questi sono i tempi propizi
per espandere la coscienza nel corpo fisico
ed esprimere tramite il corpo stesso
lo splendore della coscienza.
La via della Luce
aspetta un corpo radioso, vitale,
trasfigurato dalla coscienza
e dal flusso d’amore.