di Adriano Accorsi
All’alba, a ondate,
a stormi immensi
passavano gli aironi
sopra la sua casa.
E di quei passaggi,
il nulla prima,
il nulla, dopo. Ma, alcuni
riuscivano a lasciare
alta, nell’aria,
la loro impronta: brutta,
bella, stupenda. L’uomo
guardava le impronte
stupende, estasiato,
in silenzio. A sera,
quelle impronte duravano ancora.
Dureranno per sempre,
gli disse un vecchio. Ah,
come desiderava essere uno
di quegli aironi che lasciavano quelle
magnifiche impronte,
per sempre, nell’aria!