Il teatro e gli scolari

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Esperienze che arricchiscono la vita

 

lucia-de-luca

 

Le cose belle arrivano sempre per caso, quando meno te lo aspetti e rispondere d’impulso “sì” ti fa capire come forse ci sono veramente disegni invisibili… Sono ormai trascorsi 10 anni, lavoravo part-time in un ufficio turistico e quando mi fu proposto di tenere un laboratorio teatrale in una classe di quinta elementare ho seguito solo il cuore e ho detto “sì”. Mi sono presentata a scuola una mattina di settembre, quando le foglie sugli alberi iniziano appena a punteggiarsi di giallo e il cielo a velarsi di nuvole autunnali. Ho bussato alla porta e mi hanno accolto due occhi azzurri e limpidi, quelli della maestra Franca Severini. Il cuore batteva a mille, la bocca era secca e le mani sudavano un po’… “E adesso cosa faccio?”, mi sono detta. Era la prima volta che mi confrontavo con una classe elementare. I bambini mi osservavano curiosi, in silenzio, magari chiedendosi chi fosse quella intrusa che avrebbe dovuto trascorrere del tempo con loro… poi è stata come una magia: abbiamo iniziato a parlare di teatro, musica e arte, e le parole sono arrivate. Da allora ho avuto la fortuna di continuare a “lavorare” con questi bambini, grazie soprattutto all’impegno e alla passione delle Direttrici e delle Maestre che credevano nel valore del teatro. La mia prima scuola, la Scuola Primaria “Salvo d’Acquisto” di Via Panfilo, rappresenta un perfetto esempio di culla in cui i bambini vengono a contatto, grazie ai progetti esterni, con differenti attività culturali. Le insegnanti si prodigano affinché, a margine dell’attività didattica, si possa imparare “altro”: teatro, fotografia, archeologia… E’ una scuola viva e allegra che ti accoglie sempre a braccia aperte. In questi anni ho incontrato tre Dirigenti, Loretta Mecocci, Daniela Monachesi e Silvana Bacelli, con le quali ho lavorato ricevendo una profonda collaborazione. E quello che mi ha colpito in loro è stata la costante attenzione al benessere dei bambini, la loro presenza nella vita scolastica e il grande affetto dimostrato in ogni occasione. Non di meno ho avuto modo di conoscere splendide maestre che si pongono giornalmente a servizio delle necessità dei bambini. Per quanto riguarda me, sono stati anni di crescita, di confronto e di allegria, durante i quali mi sono sentita bambina tra i bambini, riscoprendo le emozioni semplici e immediate, il valore delle parole e degli sguardi, assorbendo le loro energie e sorrisi. Ognuno di loro, negli anni, ha lasciato un piccolo ricordo e insieme abbia-mo vissuto la gioia delle prove, la difficoltà dell’imparare la parte a memoria, la paura di esibirsi in pubblico. Eppure la sensazione rimasta più viva nel mio cuore è la luce nei loro occhi e la felicità di aver vissuto, con il teatro, un’avventura meravigliosa. Ho lavorato con altre scuole, altre maestre e altri bambini, e il linguaggio del teatro è sempre riuscito a creare piccole magie. Il gioco del travestimento per diventare un principe o una regina; la fantasia nel creare costumi e accessori, utilizzando magari un sacchetto dell’immondizia per farne un mantello o una gonna; il trasformare le prove e lo spettacolo in un serissimo gioco in cui tutti vincono. Non di meno ho vissuto questa meravigliosa avventura attraverso i racconti dei genitori, sorridendo agli atteggiamenti dei miei “piccoli attori”. “E’ una settimana che si alza alle 6 per ascoltare la musica dei Blues Brothers e provare i passi del balletto!” – “Ieri pomeriggio si è chiusa in camera con il suo cane e gli ha ripetuto tutta la parte!” – “Ogni volta che viene a trovarci qualcuno gli chiede se può fargli sentire le sue battute!” Anche questo anno scolastico è ormai finito, i “miei” bambini sono su qualche spiaggia a creare castelli di sabbia, o a camminare lungo qualche sentiero di montagna… spero di rivederli a settembre quando le foglie sugli alberi iniziano appena a punteggiarsi di giallo e il cielo a velarsi di nuvole autunnali. E intanto mi rileggo la “Poesia dell’estate” che alcuni bambini hanno scritto per me:

 

“Una nave in mezzo al mare!

Ma che bello navigare,

sulle onde dondolare,

con gli amici stare a giocare…

Viene voglia di cantare!”

 

Lucia De Luca

 

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