Ieri e oggi

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Vicolo Cassini

 

vicolo cassini 2000

 

 

Il trafiletto con foto di cui sopra risale a La rucola n° 31 uscita nell’ottobre del 2000 e, come già era avvenuto precedentemente con la pubblicazione di altri cartelli riferiti ad altre vie cittadine, si mette in evidenza in questo caso la provvisorietà (definitiva a quanto pare) di un cartello dovuto alla buona volontà di un cittadino-artigiano, che ebbe a supplire a una mancanza totale (prima di questo non c’era indicazione) con un manufatto in casa. Il nostro era, evidentemente, un segnale ad avere una cura maggiore della città. Non chiedevamo di cambiare tutti i cartelli indicatori delle vie (ce n’erano e ce ne sono di tutti i tipi: in plastica, retroilluminati, in marmo, in metallo…) ma solo di rendere leggibili gl’illeggibili (se non si legge che accidenti sta a indicare?), dignitosi quelli che tali non sono e provvedere a metterli dove mancano del tutto. E’ una questione di precisione e di dignità della città. Infatti questo di vicolo Cassini è emblematico in quanto è posto all’imbocco che dà sull’inizio della piaggia della Torre, proprio in prossimità di piazza Mazzini, quindi a vista di quanti vengono a visitare il centro storico di Macerata.

 

vicolo-cassini-2012

 

“Quieta non movere” è il detto massimo maceratese riferito a tutto in città, dalla politica alle minime cose. E il cartello di Vicolo Cassini è quieto, quietissimo. Sta buono buono lassù da tanto tempo e dobbiamo ammettere che si sta mantenendo piuttosto bene, tanto bene che consigliamo il Comune di contattare chi l’ha realizzato (non vorremmo sbagliare ma ci sembra di ricordare che l’abbia pitturato un artista amico de La rucola) in quanto di cartelli così, efficienti e realizzati in artistica economia, non se ne trovano proprio più. Tornando alla questione, il cartello evidenzia l’amore di qualcuno per il luogo dove abita, per la sua città. Affezione che non appartiene ai vari politici succedutisi negli anni dentro le stanze del palazzo comunale. Sono passati 12 anni da quando pubblicammo il trafiletto e il cartello è sempre lì. Macerata politicamente è di difficile comprensione… è sbilanciata a sinistra (l’elezione della Menghi con il centro destra fu un fatto episodico), quindi progressista, ma quando i “progressisti” regolarmente prendono il potere diventano “conservatori”… e conservano il vecchio cartello!

 

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