The Sybil of the Apennines

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Libro bilingue sulle leggende delle Marche

con traduzione a cura di James Richards

 

the-sybil“The Sybil of the Apennines” è un curioso volumetto che ha la particolarità di essere stato scritto in una sua parte in versione bilingue: inglese e italiano. Realizzato e tradotto da James Richards, riguarda il mito della Sibilla appenninica, un personaggio che è sempre stato circondato da un alone di mistero e che, secondo la tradizione locale, è una fata buona, veggente ma incantatrice. Non di certo perfida e demoniaca come appare descritta altrove, specie nella riedizione (1567), rivisitata e corretta in molti termini, dell’opera letteraria “Il Guerin Meschino” del toscano Andrea da Barberino, scritta nel 1473. Il traduttore James Richards si è affidato alla riedizione veneziana, limitatamente al capitolo V, quando il Meschino riesce a rintracciare la grotta della Sibilla e la incontra, con tutto quel che ne consegue. Per rendere più completa ed esaustiva l’opera in appendice troviamo inizialmente la parte dell’Eneide di Virgilio in cui si parla dell’antrum immane della Sibilla, pubblicata nella versione in latino e tradotta in inglese; a seguire la poesia “Thomas the Rhymer” , di un anonimo del XIII secolo lasciata in inglese come pure “La belle dame sans merci” di John Keats e “The Wanderings of Oisins” di W. B. Yeats. Conclude la trattazione la IV egloga di Virgilio, anche questa in versione bilingue latino-inglese, che è riferita alla Sibilla Cumana. E’ tutto molto interessante, specie per chi non conosce il mito della Sibilla appenninica ma, aggiungiamo noi, attenzione… a detta di alcuni sembra che le Fate si aggirino ancora sui monti Sibillini, nascoste perché demonizzate da santi e frati, e si divertano a fare treccioline delle criniere dei cavalli…

Raffaella D’Adderio

 

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