Stelle, occhi

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di Carlo Natali e Marco Corsetti



 

Nel calare del sole

s’immerge per incanto il tiepido corpo

che m’ha portato.

Chi può scegliere non esiti a farlo.

La rosa perde il suo sangue,

schizza ovunque

disegni astratti sulle porte.

Di primavera profuma il cielo.

Dalle foglie

le ultime gocce di rugiada si fanno largo.

Dov’è che mi sono smarrito?

Tutto questo non mi è nuovo.

 

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