Poveri pensionati, poveri noi!

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C’è un problema di fondo:

cosa è il risparmio?

 

pensionatoStimo tutti subendo per un problema di fondo: chi amministra la res publica non conosce più la parola “risparmio”! Per questi signori, a ogni livello: nazionale, regionale, provinciale e comunale le parole d’ordine sono “tassare – aumentare”. A lor signori non bastano più le entrate per reggere in piedi il carrozzone che si sono costruiti su misura, quindi ci obbligano a pagare nei modi più disparati. E’ di questi giorni la notizia che i negozianti in affitto in locali di proprietà pubblica si sono visti raddoppiare l’importo dovuto, senza che nessuno abbia tenuto in conto la brutta crisi economica in atto. Un’anziana pensionata ci ha telefonato in redazione dicendo che si è vista triplicare l’affitto della casa popolare (un piccolo appar-tamento) dove abita e prende solo 700 euro di pensione. Non è dato sapere quanto lo Stato incassa con i proventi dei carburanti o dell’Iva su tutte le compravendite che 60 milioni di italiani fanno ogni giorno: cifre enormi difficili pure da scrivere. Eppure ci tassano ancora e ci tartassano. Buoni amministratori, che hanno a cuore la sorte del loro popolo, invece di caricare tutto sopra le spalle dei poveretti dovrebbero essere loro attenti alle spese dello Stato, della Regione, della Provincia e del Comune. In una casa un buon padre di famiglia non impone tasse ai figli ma cerca di amministrare al meglio la cifra a disposizione, senza fare spese superflue, attento all’essenziale. In Italia sta succedendo il contrario e una pletora di politici è attenta solo ai fatti suoi, caricando sempre di più i costi sulla povera gente, quella che non può scappare da alcuna parte e deve per forza subire. Questo è profondamente ingiusto e pure disonesto: siamo amministrati da personaggi senza coscienza.

Fernando Pallocchini

 

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