La moglie titolata: baronessa

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di Umberto

 

donna-baffutaLei era una baronessa, sulla trentina, senza uno straccio di fidanzato. Un giorno andò a farle visita il fattore che portò con sé il figlio assai timido e introverso, anche lui senza fidanzata. Il padre gli avrebbe fatto conoscere una ragazza nobile, con tante qualità, pur con qualche difettuccio, rimanendo però sul vago, nonostante l’insistenza del figlio di sapere quali fossero questi difettucci. Alla giovane titolata era stata preannunciata la visita. La domestica fece accomodare padre e figlio all’inizio del lungo salone, affrescato e pieno di mobili antichi. In fondo al salone c’era la baronessa, di cui si vedeva solo una minima parte, restando ella quasi del tutto defilata dietro una porta, intimidita e curiosa di vedere quali sembianze avesse il probabile fidanzato. Era una giornata calda e la signorina stava usando il ventaglio. Il padre del ragazzo la chiamò e la invitò ad avvicinarsi per farle conoscere suo figlio. Lei si mostrò completamente, continuando ad agitare il ventaglio. Arrivata a circa cinque metri smise di sventolarsi, coprendo però una parte del viso con il ventaglio, dando l’idea di essere pudica e vergognosa. Il figlio pensò che la baronessa, essendo una titolata, avesse voluto mantenere le distanze ma… invece si trattava di altro. A parte la corporatura abbondante e i vestiti di stampo antico, d’altra parte in sintonia con l’ambiente, quello che colpì il giovane era altro: la baronessa aveva i baffi! (una cura a base di ormoni?) Il padre fece le presentazioni a distanza, poiché la signorina aveva preferito non avvicinarsi troppo, pensando forse di nascondere, almeno nel primo giorno di conoscenza, quel suo difetto, secondo il detto “occhio non vede cuore non duole!” Il ragazzo sarà anche stato timido, però aveva la vista buona e non riusciva proprio a distogliere gli occhi dalla faccia della baronessa. Si scambiarono pochissime parole, poi il figlio uscì dal salone e attese il padre di fuori. Durante il viaggio di ritorno il genitore riferì che la signorina sarebbe stata disponibile all’approccio. Il figlio invece era rimasto parecchio contrariato e deluso e a nulla valse il noto detto, citato dal padre, “donna baffuta è sempre piaciuta!” A lui non era piaciuta.

 

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