Sanità: risposta a Ciccarelli

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Te lo diamo noi il burn aut!

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Durante il Consiglio comunale aperto sulla Sanità, tenuto nella biblioteca dell’ospedale, tra i vari interventi spicca quello del dirigente del Pronto Soccorso dottor Alberto Zampolini: “Pronto Soccorso da terzo mondo, con persone che passano la notte in barella e attese fino a 48 ore.” Replica il direttore generale dell’Asur Piero Ciccarelli, affermando che il burn out dei medici è patologia riconosciuta… traducendo il doc è stressato e non sa quel che dice! Il Direttore de La rucola, che non è stressato, pochi giorni fa ha accompagnato al Pronto Soccorso una persona gravemente sofferente, entrati alle ore 10:30 siamo usciti all’1:30 di notte. Siamo stati 15 ore al Pronto Soccorso, insieme con persone anziane provenienti dai paesini dei dintorni, gente col sangue che colava dalla testa, dal naso, un urlante in preda a dolori alla vescica, ambulanze con feriti a bordo, due genitori con bimbo tramortito… tutti in paziente attesa anche se, qualcuno, comprensibilmente, ogni tanto sbroccava. Il personale? Disponibile, infaticabile ed efficiente! Il doc Zampolini avrebbe dovuto dare una martellata (virtuale) su un dito di Ciccarelli in modo da mandarlo al pronto Soccorso: avrebbe toccato con mano… dolorante.

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