di C. Natali e M. Corsetti
l’avevo previsto.
ho suonato ancora lo strumento.
mi permette di vedere
ogni bellezza nel mondo.
l’unico strumento
dove nel legno antico
posso ancora assaporare
il silenzio della pioggia,
le lunghe modulazioni del sole.
e, sopra ogni cosa,
l’assoluta estraneità dell’uomo
a tutto questo.
(a Mozart)