Dead Drops

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Scopri la storia della tua città

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Nel 2010 l’artista tedesco AramBartholl ha presentato il progetto di file sharing“Dead Drops”, work in progress che invita le persone a inserire nei muri delle città delle chiavi USB dove poter collegare computer portatili per condividere documenti di ogni tipo. La dislocazione delle memorie si può conoscere grazie a una mappa che indica le coordinate esatte registrate dagli utenti. Il nome del progetto fa riferimento al metodo con cui le spie si scambiavano documenti in luoghi segreti senza mai incontrarsi. Nel sito ufficiale di “Dead Drops” – http://deaddrops.com – si possono consultare tutte le informazioni e i punti dove poter accedere allo scambio dei dati. Ogni memoria è il nodo di una rete che imposta dialoghi e invoglia alla condivisione delle informazioni. Partendo dal “suggerimento” di AramBartholl gli studenti del corso di Net Art dell’Accademia di Belle Arti di Macerata (A. A. 2012/2013) hanno sviluppato un percorso originale per la città. L’itinerario “ABAMC Dead Drops” invita a scoprire luoghi poco conosciuti, ma di particolare interesse culturale come la “Torre del boia” e “Fonte Maggiore” oppure le tipiche trattorie che propongono cibi della cucina antica. Nelle pareti degli edifici sono state installate delle chiavi USB che commentano la storia del luogo visitato con testi, immagini e video. In questo modo l’architettura diventa relazionale ed è pensata come un’interfaccia in grado di sviluppare un flusso continuo di informazioni. Il progetto, che permette di raccogliere esperienze, memorie ed emozioni della gente, si pone l’obiettivo di definire strategie alternative di marketing territoriale. Su questa idea si fonda infatti la possibilità di una nuova poetica del luogo in cui costruire spazi di relazione inediti.

L’itinerario “ABAMC Dead Drops” si può consultare sul sito dell’Accademia di Belle Arti di Macerata http://www.abamc.it

 

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