Un ribelle conservatore

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Un libro scritto da Gino Ramaccioni

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“Un ribelle conservatore” – biografia di un piccolo imprenditore” è un libro scritto da Gino Ramaccioni. Nelle sue 126 pagine scorre una storia tipicamente marchigiana, fatta di intelligenza, intuito, tenacia e voglia di lavorare. Partenza in tutta umiltà dalla campagna collinare di Pollenza fino ad arrivare a trattare affari da un continente all’altro. La narrazione segue passo passo la vita di Gino, dalla corsa sulla “spianatora” per arrivare ad assaggiare la bontà di una piccola salsiccia di carne appoggiata sopra la polenta (non la salsiccia fatta di sangue e cavolo, non gli piaceva!) agli scherzi, spassosi (anche cattivelli), fatti a scuola all’insegnante, ai primi lavori cui si recava a piedi, più tardi in bicicletta, al fratello entrato in seminario con l’aiuto del vescovo. Una strada in continua ascesa dal primo terreno di proprietà che svincola la famiglia dalla mezzadria alla prima “fabbrichetta”, il tutto sempre e comunque condito da sacrifici economici affrontati con determinazione e onestà. Il volumetto arriva fino ai giorni nostri, alla crisi che sta mettendo in ginocchio l’Italia. Gino Ramaccioni, tramite le sue amicizie nel mondo dell’imprenditoria, l’ha avvertita per tempo e ha venduto la sua attività. Adesso, libero da contratti e appalti, dice la sua, mette il dito nella piaga italiana degli sperperi, vissuti in diretta sulla sua pelle e nelle ultime pagine rivela retroscena di malaffare anche a livello locale. Appalti truccati per far guadagnare alcuni sempre a danno di chi è costretto dal sistema a pagare sempre più tasse. Si toglie, il signor Gino, i classici sassolini dalle scarpe, quelli che gli hanno impedito di camminare al meglio come imprenditore. Lo fa per sfogo, ma anche per far capire a chi legge come funzionano i personaggi della politica: far conoscere per educare. Un libro interessante da leggere e che ha anche una finalità umanitaria: le associazioni Sermit e Sermirr fruiranno dei proventi della vendita per aiutare chi ne ha davvero bisogno.

 

Progetti di solidarietà

 

Un sos arriva dai bambini di strada del Burundi: le suore vogliono togliere questi bimbi dal rischio di divenire soldati per fame, infatti riescono a mangiare solamente 4/5 volte la settimana. Un progetto riguarda la costruzione di una scuola (costo 24mila euro) composta da 6 aule per 30 bambini attualmente ospiti di un orfanotrofio, già realizzato dal Sermirr. Un altro progetto riguarda l’India dove c’è da costruire una casa per una famiglia con genitori lebbrosi (costo 4mila euro); c’è da sostenere una scuola per infermiere (costo 1.200 euro l’anno) e ci sono da acquistare banchi per 5 ragazzi (costo 70 euro). Come leggete non si tratta di cifre astronomi che ma di aiuti modesti per grandi necessità: a esempio servono anche zappe che in Burundi costano 3 euro l’una, per noi una cifra irrisoria ma non in quella nazione dove un professore guadagna 200 euro l’anno, dove chi lavora per le suore viene retribuito con 60 centesimi al giorno. Quando don Rino Ramaccioni chiede 75 euro per un letto a castello in ferro, capirete che a noi chiede poco ma per loro, in Burundi, è una cifra insostenibile, come lo è l’acquisto di una coperta a 3 euro o di una divisa scolastica per un bambino a 5 euro.

 

SERMIT – adozioni a distanza 150 euro l’anno

per offerte: via Buozzi 131, Tolentino – 0733.974680

email: info@sermit.it – sito internet: www.sermit.it

BNL cod. iban IT0960100569200000000002001

codice fiscale: 92003910434

 

SERMIRR – via Brodolini 1, Recanati 071.7575126

email: sermir.recanati@virgilio.it

BCC Colmurano e Recanati

cod. Iban IT52X0876569130000010161050

codice fiscale: 91009730432 (don Rino 347.6268502)

 

 

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