E’ arrivato il robot farmacista

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Il dono della Fondazione Carima

all’Ospedale di Macerata

 fondazione

 

E’ stato presentato all’Ospedale di Macerata il laboratorio centralizzato per l’allestimento di terapie antitumorali UMACA (Unità Manipolazione Allestimento Chemioterapia Antiblastica) afferente all’Unità Operativa di Farmacia Ospedaliera, che conferma l’eccellenza qualitativa dell’offerta sanitaria in campo oncologico dell’Area Vasta 3. fondazioneIl cuore pulsante di questo nuovo servizio è l’APOTECAchemo, un sistema robotizzato che automatizza completamente il complesso e critico compito associato alla preparazione dei composti chemioterapici intravenosi, sviluppato dalla divisione humancare del Gruppo Loccioni e donato dalla Fondazione Carima. Puntando fortemente sulla tecnologizzazione dei processi, il laboratorio UMACA sarà in grado di offrire vantaggi significativi sia per gli operatori limitandone l’interazione con sostanze di natura tossica, sia per i malati in termini di riduzione del rischio di errore. D’ora in avanti, infatti, a partire dall’accettazione del paziente in day hospital fino alla sua dimissione, verranno garantiti il massimo controllo e l’assoluta tracciabilità delle fasi di prescrizione, allestimento e somministrazione dei farmaci antitumorali. La produzione automatizzata e completamente controllata dei medicinali, la gestione informatica di tutto il percorso e l’elevata professionalità del team multidisciplinare di medici, farmacisti e infermieri che operano presso l’Area Vasta 3 rappresentano oggi la migliore risposta possibile ai bisogni di cura dei malati oncologici. La realizzazione del laboratorio è stata dunque l’occasione per analizzare e perfezionare l’intero processo di gestione delle terapie oncologiche ed ematologiche presso l’Area Vasta 3, coordinate rispettivamente dal dottor Luciano Latini e dal dottor Riccardo Centurioni. “La Fondazione ha avviato, ormai da diversi anni, un rapporto di dialogo e di collaborazione con i vertici della sanità provinciale e regionale, allo scopo di realizzare interventi mirati volti al potenziamento delle strutture di eccellenza locali. La donazione dell’APOTECAchemo si inserisce in questo filone e ci rende particolarmente orgogliosi poiché si tratta di una strumentazione realmente all’avanguardia, peraltro Made in Marche, che da oggi viene messa a disposizione del territorio provinciale e non solo” ha dichiarato il Presidente Franco Gazzani. All’evento di presentazione erano inoltre presenti il fondazioneResponsabile del Servizio Salute della Regione Marche Piero Ciccarelli, il Direttore uscente dell’Area Vasta 3 Enrico Bordoni e il responsabile della divisione humancare del Gruppo Loccioni Claudio Loccioni, oltre alle autorità locali tra cui il Sindaco di Macerata Romano Carancini e al personale medico e infermieristico intervenuto numeroso. Dotandosi di questa tecnologia, presente nelle Marche solo presso gli Ospedali Riuniti di Ancona, il presidio ospedaliero maceratese diventa a tutti gli effetti un faro per l’applicazione della tecnologia nell’ambito della farmacia oncologica, unendosi ai centri italiani e stranieri di primaria importanza che già usano con successo il sistema.

 

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