Vanterie nella casa di riposo

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di Umberto

 vanterie nella casa di riposo

Lui aveva 83 anni e lei 80. Lui era stato ed era uno scapolo impenitente, cui piacevano le donne. Un giorno di tanti anni fa una inserviente della casa di riposo, zitella, attempata e bacchettona, lo sorprese mentre amoreggiava, defilato dietro una statua che raffigurava Venere uscita dalle acque, con la sua “fiamma”, incurante degli sguardi eventuali degli ospiti della casa. Un po’ ribelle offriva, in spregio al regolamento, alcolici a chi transitava per il corridoio davanti alla sua camera, foss’anche uno dell’amministrazione o della direzione. La inserviente riferì alla direzione questo e altri episodi. Le chiacchiere si sprecavano. Gli fu consigliato di sposarsi e si sposò. Ora aveva lei nella sua stanza, aveva libertà di azione e si vantava, specie nel salone, di quello che combinava con la non più giovane sposa, che pudicamente, tra tutto quel chiacchiericcio, restava in silenzio. Un giorno un calesse andò a preleva-re alla stazione ferroviaria una coppia proveniente da fuori regione. Si trattava di due attempati sposi, ultranovantenni. Entrambi si presentavano molto bene. Lei aveva un aspetto giovanile, con il viso ben curato, non aveva il fisico logorato dalle gravidanze, aveva sempre fatto vacanze distensive e altrettanto poteva dirsi di lui, un po’ guascone ed esibizionista, che appena giunto accennò a una conturbante figura di tango. Quando nel salone, coram populo, l’anziano di 83 anni raccontava e si vantava delle sue “doti” e di ciò che queste gli consentivano, la moglie dell’ultranovantenne sussurrava all’orecchio del marito: “Ma noi tutte queste cose non le abbiamo mai fatte..!” Il marito, punto nell’orgoglio del maschio latino, per di più proveniente da una emancipata regione e non da un paesetto, cominciò a fare i “fuochi d’artificio”, illustrando a voce alta e con gesti tutte le sue capacità amatorie. La moglie apertamente annuiva. Un giorno lei chiamò il marito per il pranzo, lui non rispondeva, lei gli si avvicinò e vide che guardava fisso il soffitto… era morto! Di morte naturale o per un… eccesso? La prima ipotesi, la più probabile.

 

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