Al Lauro Rossi, Alessandro Preziosi in Don Giovanni

Print Friendly, PDF & Email

Ritorna alla Civica Enoteca “Gente di teatro”,

incontri con le Compagnie teatrali

 QK4D7506 copia_resize

Prosegue domani, giovedì 10 dicembre, con Don Giovanni diretto e interpretato da Alessandro Preziosi la stagione del Teatro Lauro Rossi di Macerata promossa dal Comune di Macerata e dall’AMAT e realizzata con il contributo di Regione Marche e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Alessandro Preziosi nel ruolo del protagonista è in scena nello spettacolo – che dopo Macerata farà tappa a Urbino (Teatro Sanzio, venerdì 11 dicembre ore 21) e Ascoli Piceno (Teatro Ventidio Basso, sabato 12 dicembre ore 20.30 e domenica 13 ore 17.30) – con Nando Paone in quello di Sganarello. Con Don Giovanni torna giovedì 10 dicembre alle ore 18 presso la Civica Enoteca Maceratese Gente di Teatro, ciclo di incontri con le compagnie protagoniste al Teatro Lauro Rossi per approfondire e conoscere il processo creativo e quanto si nasconde dietro la realizzazione di uno spettacolo. La vicenda dell’impenitente libertino che finirà alla fine inghiottito dall’inferno è, per il traduttore e adattatore Tommaso Mattei «un testo che suona ancora oggi come attuale. Ma è anche un’opera misteriosa e sublime, unica anche dal punto di vista stilistico: una commedia irresistibilmente atipica rispetto alla vasta produzione del commediografo francese, quasi una shakespeariana tragedia».

QK4D7306 copia_resize

«In una società – scrive Preziosi nelle sue note di regia – che oramai sembra implorare la finzione per raggiungere la felicità, convivendo nella costante messa in scena di sentimenti emozioni anche famigliari, il Don Giovanni di Moliere smaschera il paradigma di ipocriti comportamenti, di attitudini sociali figlie di una borghesia stantia e decadente divenendo maestro inimitabile della mimesi. Accumula, dunque, Don Giovanni su di sé, come una cavia, l’ipocrisia del mondo, e diviene consapevolmente la vittima sacrificale e contemporanea della società in cui vive. In sostanza, il personaggio letterario, che attraverso questo sacrificio continua a essere mito dell’individualismo moderno finisce per immolarsi, rifiutando la misericordia divina, per il pubblico di oggi, e per questo rimanendo mito del ventunesimo secolo. Non rimane che sperare che questa ‘spettacolarizzazione’ dei vizi dell’anima crei nel pubblico, indispensabile per il nostro Don Giovanni, un contraccolpo di reale riflessione sul senso e il mistero della vita: la salvezza dello spirito è radicalmente legata alla nostra autenticità. Quale migliore augurio per il teatro di oggi».

Completano il cast gli attori Lucrezia Guidone, Maria Sellitto, Roberto Manzi, Daniele Paoloni, Daniela Vitale e Matteo Guma. Le scene dello spettacolo sono di Fabien Iliou, i costumi di Marta Crisolini Malatesta, le luci a cura di Valerio Tiberi, le musiche originali composte da Andrea Farri. Alessandro Maggi firma la supervisione artistica per la produzioneKhora.teatro in collaborazione con TSA Teatro Stabile d’Abruzzo.

Per informazioni: biglietteria dei teatri 0733 230735, AMAT 071 2072439, www.amatmarche.net.

 

 

A 3 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti