Storia di Banca delle Marche – I puntata

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Nota del Direttore – In questa pubblicazione a puntate sul sito de La rucola, grazie alla gentile e competente collaborazione di Carlo Capodaglio, vi proponiamo la storia della Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, dalle sue origini fino ai giorni nostri. Questa banca è stata una istituzione importante, che tanto bene ha fatto per il nostro territorio, almeno fino a quando è stata ben gestita.

 

Dalla “trapeza”([1])alla cassa

Molti colleghi, molti amici, ma non solo, mi hanno spesso chiesto di raccontare e ricordare la Cassa di risparmio, vista dall’osservatorio privilegiato del Segretario generale dell’azienda, ritenendo la sua storia “non ufficiale” poco nota per i maceratesi e quindi utile per capire meglio da dove viene l’azienda per cui lavorano o hanno lavorato centinaia di maceratesi, con una sintesi che fornisca loro informazioni essenziali senza doversi leggere ponderosi tomi o fare ricerche laboriose (2). Forse è finalmente arrivato il momento di farlo, tramite l’illustrazione dei passaggi essenziali che hanno caratterizzato la vita di quella che tutti i maceratesi chiamano ancora “la Cassa di risparmio” o, meglio, la CARIMA. Senza risalire agli albori della civiltà, si può comunque affermare che l’attività bancaria, in senso generale, è di origine antichissima: nell’antico mondo greco e romano (ma ricordate anche quelli cacciati da Cristo nel tempio?) i cambiavalute praticavano il loro lavoro esponendo i valori su un banco o una “banca”, da cui è derivato sia il termine moderno banca, sia il termine bancarotta, riferito al fatto che, in caso di cattiva gestione o di inadempimento dei loro obblighi, tali operatori si vedevano spezzare letteralmente il banco da magistrati addetti a tale scopo. Nel Rinascimento, l’attività bancaria aveva assunto ormai forme tipiche, simili a quelle moderne, con la nascita della cambiale, del titolo di credito e altro.

 

([1])Τράπεζα, in greco = tavola, è il banco dei cambiavalute

(2) Per chi volesse invece approfondire il tema, indichiamo le fonti principali: La Cassa di risparmio della provincia di Macerata, a cura di Giordano Bruno Capodaglio, Tipografia Ciocca Macerata, 1954, edito in occasione dell’inaugurazione della nuova sede della Cassa, e La Cassa di risparmio della provincia di Macerata nel CXXV anniversario della sua fondazione, di Dante Cecchi, Tipografia Filelfo Tolentino.

 

Le Casse di risparmio nel mondo

Più tarda è l’origine di quasi tutte le casse di risparmio, che, più o meno con­tem­po­ra­nea­men­te, iniziano a nascere nella prima metà del XIX secolo; per quasi 150 anni, fino agli anni ’80 del XX secolo, esse sono state una categoria particolare di istituti di credito, soggetti a una specifica legislazione: la finalità di raccogliere il piccolo risparmio, da usare per investimenti poco rischiosi, si accompagnava all’erogazione di prestazioni di previdenza individuale e all’attività di beneficenza. L’assenza del fine di lucro le differenziava dalle banche ordinarie, soprattutto da quelle private. L’evoluzione di una specifica legislazione bancaria, soprattutto negli anni ’80 e ’90 del XX secolo, ha equiparato sostanzialmente le casse di risparmio alle altre banche e ne ha consentito quindi il coinvolgimento in processi di fusione e di aggregazione. Banche classificabili come casse di risparmio erano e sono presenti in diversi paesi: le Sparkassen in Germania (sono le più antiche), le Caisses d’Epargne in Francia, le Cajas o Caixas in Spagna, ma anche le Savings and loans associations e le Credit Unions negli Stati Uniti o le Savings banks nel Regno unito.

16 gennaio 2017

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