Per divertirsi un po’

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La vecchietta – Una vecchietta domanda a un passante: “Scusi, per andare al cimitero dove lo devo prendere l’autobus?” E lui: “In pieno…”.

 

Al manicomio – Durante una visita a un manicomio, l’ospite domandò al Direttore quale fosse il criterio per definire se un paziente dovesse essere ricoverato. “Bene – disse il Direttore – riempiamo una vasca da bagno e dopo offriamo un cucchiaino, una tazza da tè e un secchio al paziente e gli domandiamo di svuotare la vasca da bagno”. Disse l’ospite: “Ah! Ho capito: una persona normale userebbe il secchio perché è più grande sia del cucchiaino che della tazza da tè!” Rispose il Direttore: “No, una persona normale toglierebbe il tappo. Le va bene un letto vicino alla finestra?”

P.S.: Hai pensato anche tu al secchio? Che posto preferisci, finestra o corridoio?

 

Tra imprenditori – Un imprenditore chiede a un altro: “Come mai i tuoi impiegati arrivano sempre così puntuali?” – “Facile, 30 impiegati e solo 20 posti auto!”

 

Il calamaro – In un ristorante a Napoli: “Scusate… vorrei un calamaro. È buono?” – “Come, dottó?! Se l’è preso pure ‘o signore affianco!” – “Ah… È fresco?” – “Dottó… e quello si muove ancora!” – “O calamaro?” – “No… ‘o signore affianco!”

 

Tre matti – 1 – “Io sono Napoleone… il grande… il conquistatore… colui che ha fatto grande la Francia”.
2 – “E io allora? Sono Mosè… colui al quale Dio ha dato le tavole dei 10 Comandamenti”. 3 – “Che t’ho dato io?”

 

I due concertisti – Due direttori d’orchestra, uno milanese e uno maceratese, s’incontrano. Il milanese si vanta di un suo concerto: “Ho tenuto un concerto alla Scala: c’erano tutte le autorità, il Sindaco, il Prefetto, il Vescovo… ho ricevuto mezz’ora di applausi! È venuta giù anche la Madunina… dovevi vedere come piangeva…”. Il maceratese ribatte: “Davvero? Io ho tenuto un concerto a Roma, in San Pietro: c’erano tutte le autorità, il Presidente della Repubblica, il Papa, Vescovi, Cardinali… Ho ricevuto un’ora di applausi! È venuto Gesù in persona e mi ha detto: cumbliméndi, quistu scì che adè un congertu! No come quillu scemu de Milano che ha fatto piàgne a ‘lla pòra mamma!”

 

La televisione – “È vero che lavori per la televisione?” – “Sì. Ancora otto rate e l’avrò pagata tutta!”

 

Il ticket – Il controllore dell’autobus, dopo aver osservato il biglietto di un napoletano: “Ma questo biglietto è di ieri!” – “Azz… E tu mò vieni?”

 

Un amore d.o.c. – Un giorno di marzemino, al primo chiaretto dell’alba, camminavo nella champagne dell’Oltrepò pavese, in mezzo al nebbiolo. Il tempo era un inferno, il cielo era verdicchio tendente al grignolino. Mi riparai sotto un pinot e lì incontrai una soave donnafugata che aveva un vestito molto rosè. Non essendo recioto, tutto spumante, le diedi un dolcetto bacio sul bianco collio. Ma lei non volle che andassi oltre… Deluso e rosso di borgogna, le dissi: “Chardonnay moi, madame”. E la salutai con l’amarone in bocca e un groppello in gola…”.

Lo statale – Un pensionato, ex dipendente statale, muore e la sua anima vola in cielo. Arriva in paradiso dove lo accoglie San Pietro e dice: “Senta, usciere, sono un ex statale e, non importa dove, ma vorrei stare con i miei ex colleghi”. San Pietro risponde: “Qui non ci sono ex statali, prova al piano di sotto, in purgatorio”. E così lui scende e si presenta in purgatorio ma nemmeno lì ci sono ex statali. Deve provare al piano di sotto, all’inferno. La povera anima, mesta, scende al piano inferiore dove Lucifero, dopo lunghe ricerche, gli dice: “Guardi, buon`anima, qua di ex statali non ne vedo, provi al piano di sotto, li troverà sicuramente tutti al bar!”

22 giugno 2017

 

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