A 10 mesi dal sisma, quella strada: il costo? Quasi inesistente

Print Friendly, PDF & Email

Domenica Giovanni, mio figlio, mi ha portato a Gualdo di Castelsantangelo sul Nera, al ristorante dall’Erborista, non solo per sostenere la voglia di Domenico (ha superato tutte le difficoltà burocratiche) di rilanciare un territorio che ammalia, ma anche per respirare dopo nove mesi l’aria di casa, resa inagibile dai terremoti di agosto e ottobre: allietava la giornata una orchestrina che suonava in modo delizioso le canzoni degli anni ‘60 – ‘80. Dopo aver mangiato ci siamo diretti in macchina a Castelluccio dove abbiamo trovato dei gentili soldati Alpini di Belluno.

 

La denuncia

Mano a mano che salivamo, senza intoppi e segnalazioni di via interrotta, sembravano sempre più assurdi i ritardi nella gestione del territorio terremotato e la mancanza d’intervento su una viabilità indispensabile: da queste pagine denuncio tutti coloro che hanno impedito a turisti e visitatori di vedere lo spettacolo unico al mondo della “fioritura” della lenticchia e la normale viabilità dei cittadini. Ero più ottimista nell’aprile trascorso, credevo nel ritorno della vita nelle zone terremotate che possono offrire non solo una bella e rigogliosa natura ma anche cultura, tradizioni, cibo e aria sani. Sono passati mesi e non c’è traccia dell’inizio di lavori. Eppure come dimenticare la delibera di Giunta del Comune di Castelsantangelo sul Nera del 3 Marzo 2017 che accettava i lavori di Autostrade SpA sulla Strada Provinciale per Castelluccio: un in tervento che avrebbe favorito l’incontro con la fioritura. I Castellucciani, quando la semina della lenticchia era stata a rischio, hanno protestato e risolto con i trattori: mai che ci sia un confronto di buonsenso con una burocrazia miope, che non sa guardare in avanti.

 

A dieci mesi dal sisma…

Infatti oggi non hanno una strada aperta per raggiungere il paese, non hanno container per riaprire le attività commerciali, le casette prefabbricate (non sono seconde case) non si sa quando arriveranno… e siamo ormai a dieci mesi dal sisma! Non è vero che tutto va bene e che ci sono solamente alcuni malintesi da chiarire. Non è più sostenibile una situazione che favorisce la desertificazione dei territori montani, lo spopolamento di vaste aree, il drastico ridimensionamento di una economia con una ricaduta che andrà a incidere negativamente su tutta la economia regionale (ndr: ci sono studi in proposito).

 

Un costo limitato

Ora, per sistemare la strada la strada Gualdo-Castelluccio il costo è limitato, l’ho valutato per aver visto la strada con i miei occhi e domando: “Perché non si sono ancora avviati i lavori?” Eppure la ripresa di Castelluccio può coinvolgere lo sviluppo sia del versante di destra (Castelsantangelo sul Nera) che quello di sinistra! In attesa, ma non troppo, che gli ingranaggi inceppati dello Stato inizino a prendere velocità bisogna attivare sinergie con le Istituzioni locali, con le curie, con le diocesi e occorre cercare alleati tra i cittadini, tra i turisti, per avviare un confronto, senza pregiudizi, con le Regioni, con il Commissario di Governo per la ricostruzione, con i Parlamentari. È ora di definire un programma (porto solo alcuni esempi: Festa della Pace presso la Chiesetta della Cona di Gualdo, concerti nel “piano grande di Castelluccio”, degustazioni dei piatti tipici della tradizione, mostre di beni culturali recuperati tra le macerie dei terremoti…) affinché si possa riportare quasi alla normalità, nel tempo, i territori che tanto ci sono cari e tanto amiamo. Il 2 Giugno è arrivata la festa della Repubblica. Guardavo la parata militare, le frecce tricolori, ascoltavo l’inno degli Italiani e ricordavo quando, ero ragazzino, i miei cari votavano mentre tutto intorno a loro le case erano sventrate e le strade distrutte per la II guerra mondiale. Abbiamo ricostruito il Paese. Ci siamo riusciti allora e ci riusciremo ancora oggi: il terremoto non ci può fermare!

Giulio Lattanzi

26 luglio 2017

A 11 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti