Il Sindaco: “Non ci credo ma… aiutatemi, abbiamo una poltrona volante!”

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Diversi anni orsono, proveniente da Londra, mi recai a Rimini per un congresso di Parapsicologia. Era il primo congresso al quale partecipavo in Italia. Come in tutti i congressi, vi sono anche alcuni partecipanti dotati di poteri paranormali (medium, veggenti, chiaroudienti, etc). In questi incontri mai mancano quelli che soffrono per la perdita di una persona cara, arrivati per cercare un po’ di conforto con una prova tangibile della sopravvivenza nell’aldilà della persona cara scomparsa. Come al solito in tutti i congressi vi sono sempre gli editori che espongono i loro libri pubblicati sull’argomento e così via. Il secondo giorno il congresso si trasferì a Mondaino, un piccolo paese con una fortezza medievale vicino Rimini, nel Montefeltro.

Arrivammo tutti a bordo di un autobus messo a disposizione dal Comune di Mondaino. Ci ritrovammo in un piccolo teatro e qui il Sindaco, dopo il convenevole benvenuto dato a tutti i partecipanti si rivolse a noi in questo modo: “Io sono un socialista ateo, non credo in Dio e alle cose che voi praticate, però mi rivolgo a voi tutti chiedendovi se potete risolvere un problema che abbiamo all’interno del Municipio. Questi fenomeni sono successi più di una volta con diverse persone che erano sedute di fronte a me. Mentre discutevo con l’assessore all’urbanistica seduto davanti alla mia scrivania, la sua poltrona si è sollevata con sopra l’assessore ed è andata svolazzando all’interno della sala con grande spavento per entrambi.

Inoltre abbiamo dovuto chiudere altre stanze dove si sentono forti rumori”. Terminata la prima sessione di discussione in teatro, ci recammo a visitare il municipio dove avvenivano questi fenomeni. Faccio notare che il municipio è posto all’interno della fortezza medievale. Un luogo dove si sono svolte battaglie tra gli eserciti dei Malatesta e degli Sforza. Lo stesso sindaco ci raccontò che erano stati ritrovati molti scheletri di uomini buttati nel pozzo che si trova al centro della piazza.

 

Ebbene, entrammo nello studio del sindaco, una grande stanza con una enorme scrivania e vicino vi erano alcune poltrone. Sulla scrivania vi era un telefono di bachelite nera con il suo lungo cavo attorcigliato. Mentre il sindaco raccontava gli avvenimenti che capitavano in quella stanza, di colpo il telefono si sollevò e venne scaraventato verso il gruppo di persone presente nella stanza. Il telefono arrivò a pochi metri dalla gente poiché venne trattenuto dal cavo a  cui  era  collegato. Quasi  tutti si spaventarono e alcune donne urlarono. Conoscendo il mondo spirituale, fui l’unico a reagire velocemente. Con un balzo uscii dal gruppo e recandomi vicino al telefono dissi: “Abbiamo capito che sei qui. Adesso ti aiuteremo a rientrare nella Luce”. Poi venne vicino a me una signora che, a voce alta, affermò di vedere l’entità vicino al muro dove c’era un antico dipinto della Madonna con Bambino. Probabilmente la signora aveva il dono della veggenza e mi si rivolse dicendo: “Egli ha bisogno di aiuto e tu puoi darglielo”. Su suggerimento della sensitiva, mi accostai vicino al dipinto dove era stata localizzata l’entità e iniziai a usare l’imposizione delle mani, trasferendo con il pensiero tanto Amore. Poco dopo, la veggente riferì di aver visto arrivare nella stanza una grande scia di Luce, che avvolse quella entità sofferente assorbendola al suo interno e poi scomparve. Va specificato che le eventuali manifestazioni sul piano fisico possono anche essere di entità che non riescono a trovare l’accesso a quella porta del famoso tunnel. Personalmente non ho ancora il dono della veggenza, quindi mi devo fidare del mio intuito.

Walter Torquati

18 settembre 2017

 

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