Gli articoli dimenticati della Costituzione della Repubblica Italiana

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Caro direttore, mi è giunta La rucola n° 232 del settembre 2017, ho letto il suo articolo in prima pagina e anche in forza dell’ultima frase mi sento autorizzato a fare delle considerazioni: il peggio in Italia non è mai morto, anzi non è stato mai male. Inoltre ho potuto verificare spesso che la storia si ripete.

 

Diritto d’Asilo

Per i Romani l’affrancamento, cioè libertà ed esenzione da qualsiasi tassa, tributo e pendenza penale, era da sempre una prassi: l’aveva inventata lo stesso Romolo! Lo afferma anche Agostino Ferentilli in “La creazione del mondo…” edito in Venezia 1572 a pag 36: “Roмolo, avendo edificato con felice principio la gran Città di Roma, aperse a tutti una franchigia, da lui chiamata asilo nel quale andavano a salvar se stessi tutti i malfattori: in questo modo accrebbe grandemente il suo popolo”. Romolo fu l’inventore, anche, del “diritto di asilo”, aggiornato e perfezionato in Italia da vari… Romoletti nostrani, con la benedizione del Cupolone, della Lupa, di Montecitorio, di Palazzo Chigi, del Viminale e di tutte le anime belle all’ombra del Tricolore. Non risulta che tutti quei malfattori si siano trasformati in verginee educande, che fossero ospitati a spese dello Stato, esentati da attività lavorative e con facoltà di comportamenti illeciti. Romolo si limitò a organizzare il “ratto delle Sabine” e a guidarli nell’eroica impresa. Non si possono fare analogie con l’attuale condizione dell’Italia, dove la franchigia per troppi, è sempre in vigore. Non ci riferiamo solo ai direttori delle Banche fallite e ai ricchi creditori insolventi…

 

Oggi…

Romolo inventò il diritto d’asilo e la franchigia: niente di assimilabile con l’Istituto di Richiedenti Asilo e Diritto di Cittadinanza. Sono solo assonanze. Allora, oltre 27 secoli fa, la società era diversa. Non si possono far analogie con i tempi moderni. Ora cooperative e parroci organizzano vari diversivi, compresi corsi di nuoto e di sci per i richiedenti asilo; al “ratto delle Sabine” i richiedenti, debbono pensarci da soli. E lo fanno. A ogni piè sospinto ci informano che la situazione è sotto controllo. Ci sono uomini e mezzi per far fronte a qualsiasi situazione, sistemi informatici, mezzi terrestri e navali, aerei, droni, visori notturni e un’intelligence che il mondo ci invidia. Se  Igor (il russo uccisore)  si è fatto beffe  di mille  e più tutori dell’ordine per lungo tempo é solo un caso. La situazione è sotto controllo (di chi?).

 

 

Gli articoli della Costituzione

Dicono che abbiamo la più bella Costituzione del mondo.

L’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Allora perché, quando si commettono atti illeciti contro chi cittadino non è, scatta l’aggravante?

Art. 14 – Il domicilio è inviolabile. Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri…

Poteva esser nel secolo scorso ma oggi viviamo la civiltà 4.0. e la Costituzione va adeguata: “Se scassinerai una porta o una cassaforte ne diventerai proprietario e scalerai tutte le graduatorie” con estensione alle varie frodi.

Art. 21 – Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Sarebbe bello!

Art. 45 – La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata…

Bellissimo, ma non vale per gli italiani.

Art. 47 – La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione… al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.

Forse qualche refuso tipografico o qualche altro accidente ha fatto in modo che alcuni articoli non siano stati trascritti nella Costituzione di “lor Signori”. Mi è sorto un dubbio: forse Trilussa aveva previsto anche l’Asilo. Non è che dietro le belle parole e le buone intenzioni ci sia sempre l’interesse economico di “qualcuno”?

 

La morale

di Trilussa

Una bella mattina er direttore

d’un Giardino Zoologgico vestì

le scimmie, le scimmiette e li scimmioni

co’ li carzoni de tela cachì.

Una vecchietta disse: “Meno male!

‘ché armeno nun vedremo certe scene….

Er direttore l’ha pensata bene:

se vede che je preme la morale….”.

Una scimmia, che stava ne la gabbia

tutta occupata a rosicà una mela,

intese e disse: “Ammenoché nun ci abbia

un parente che fabbrica la tela…”.

 

Considerazione finale

Certamente non si fa riferimento ai profughi. Però qualcuno con le mani in pasta sembra abbia detto che i profughi rendano più della droga, e le mafie di tutti i colori sono sensibili al denaro… Chi sostiene questo è certamente razzista, incivile e in malafede, come si potrà documentare con l’integrazione. Probabilmente la crescita dell’occupazione è dovuta al numero dei badanti che rimboccano le coperte a quei santi ragazzoni, senza documenti e dall’anagrafe incerta, pieni di salute.

Nazzareno Graziosi

21 dicembre 2017

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