Rispetto della Legge: gli immigrati irregolari devono essere rimpatriati

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In questi giorni è tornata all’attenzione della stampa la situazione degli immigrati irregolari, senza dimora, i quali hanno chiesto, giustamente, aiuto e sostentamento per affrontare la stagione gelida. Chi non l’avrebbe fatto al loro posto? Mi sento anche di apprezzare l’ausilio offerto dal collega Consigliere Omar Cherqaoui, rappresentante degli immigrati, il quale per Statuto ha “facoltà di intervento e di interrogazione sulle materie attinenti l’immigrazione e le condizioni degli immigrati nel territorio comunale” e che ha dichiarato di voler interessare il Consiglio della questione; sarà una ulteriore occasione di confronto.

Chi rappresenta le Istituzioni ha, però, il dovere di pretendere il rispetto della legalità e anche in questo contesto la solidarietà e il rispetto per la dignità delle persone devono interrogarci sulle iniziative da intraprendere. La Legge, ancorché “dura”, è Legge: gli immigrati irregolari devono essere rimpatriati.

Non c’è spazio per diverse valutazioni considerata la entità del fenomeno.

E se il Governo è latitante e inadempiente nel far rispettare la Legge, chiunque si occupa di amministrazione degli Enti locali ha il dovere di battersi per far rispettare la Legge.

Resta, però, da affrontare la delicata situazione della povera gente nell’immediato, nel frattempo che lo Stato torni a essere animato dal sentimento del rispetto della legalità. L’Amministrazione comunale, corresponsabile per aver intrapreso una politica di sovrabbondante e incontrollata accoglienza, ha più volte annunciato di aver risolto la situazione: cecità o imbarazzante inettitudine?

Sistemare queste decine di persone significa tamponare il problema per qualche settimana dato che, poi, ne verranno altre a dormire in strada, non appena saranno “cacciati” dai progetti di accoglienza, solidali con i rifugiati, impietosi con gli irregolari.

Con queste considerazioni invito a una ulteriore riflessione sul paradossale, quanto insensato, finanziamento dei progetti di accoglienza: davanti al Parco Fontescodella circola un veicolo acquistato grazie anche al contributo elargito per gli aspiranti rifugiati, anche per quelli che, loro malgrado, non hanno superato l’esame. Oggi costoro dormono in tenda e vedono passare i loro ex compagni di stanza accompagnati a lezione d’integrazione. È possibile che con tutti quei soldi, non ci siano avanzi per un po’ di sostentamento a chi dorme in strada? Se non ci sono, almeno, non chiamatele associazioni umanitarie!

L’Ordinanza n° 899 del 28.12.2017 emanata dal Sindaco con lo scopo di far sgomberare gli accampamenti di Parco Fontescodella è la dimostrazione che il problema sollevato era reale e che la soluzione temporanea, sempre da noi proposta, non poteva che essere quella di responsabilizzare il Gus, il quale aveva in affidamento quegli immigrati. La motivazione dell’Ordinanza contiene, per altro, le medesime motivazioni delle mozioni che abbiamo presentato in Consiglio comunale: “le suddette persone bivaccano, importunando i passanti e consumano alimenti e bevande sul suolo comunale, disseminano rifiuti con pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, creando difficoltà alla libera fruizione degli spazi pubblici e generando una percezione di insicurezza tra i cittadini”. Certo è che il problema non può dirsi risolto, visto che l’Ordinanza resterà in vigore sino al 28.2.2018 e che l’accoglienza dei senzatetto da parte del Gus sarà garantita per poche settimane.

Andrea Marchiori

30 dicembre 2017  

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