Compiuto l’ennesimo atto che favorisce l’agonia di Macerata

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La Giunta comunale ha approvato definitivamente l’iter procedurale per la riapprovazione del Piano di Recupero del Centro Storico di Macerata, lo strumento attuativo che definisce tutti gli aspetti urbanistici dell’abitato ricompreso all’interno delle mura urbane e che, come è noto, consentirà l’operazione di trasformazione dei locali ex-Upim della Galleria del Commercio in aule e spazi universitari.

Ecco, si è svolto un altro atto a favorire la lenta agonia del centro storico cittadino che porta Macerata a essere sempre più simile a Urbino. Siete mai stati a Urbino? È una città vuota intorno al palazzo ducale, piena solo di studenti e di camere, spesso fatiscenti, date a caro prezzo. Ci sono pizzerie e fast food e veramente poco d’altro.

I residenti l’hanno abbandonata e vivono in villini sparsi nei dintorni.

A Macerata si è compiuto l’ennesimo atto: ex-Upim destinata a aule, vale a dire che l’Università si fa giustamente gli affari “pro domo sua” mentre il Comune non si fa gli affari della città.

Gli studenti sono i benvenuti, naturalmente, ma non si deve permettere all’università di monopolizzare gli spazi del centro storico, già fortemente penalizzato da tante concause.

Coloro che gioiscono sono gli affittacamere, che spennano gli studenti lasciando loro giusto qualche soldo per sedere al bar davanti a un caffè e a un bicchiere d’acqua, o nei fast food o nelle pizzerie, locali che come avrete notato stanno riempiendo il centro storico.

Non bisogna essere dei preveggenti per capire quale futuro è destinato a Macerata, ma la città per essere “viva” ha bisogno di altro.

Fernando Pallocchini

31 gennaio 2018

   

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