Scorrendo lo Statuto della Comunanza Agraria: la “crapara”

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C’era una “crapara”, in lingua diremmo una guardiana di capre, che tutte le mattine radunava le due o tre capre che molte famiglie di Serravalle di Chienti tenevano nella stalla sotto casa e le portava tutte insieme a pascolare su per gli Appennini, nei dintorni del paese. E le custodiva, affinché non facessero danni al bosco. Perché a quel tempo c’era un’attenta cura dell’ambiente, in quanto questo era necessario alla vita di tutti. In un antico documento dello Statuto della Comunanza Agraria si leggeva: “La capra è simbolo di miseria.” Non perché la capra è allevata da povera gente bensì per quanti danni questa bestiola può arrecare con la bocca, scortecciando le piante.

28 febbraio 2018

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