A San Severino Marche, come apertura dell’evento “Notte dei Musei” si è svolta presso la Sala Italia la conferenza “Archeologia a San Severino: ricerche in corso e progetti per la valorizzazione” un viaggio nel backstage dell’archeologia settempedana.
Il progetto di Regione Marche
La Regione Marche sta sostenendo da tempo un progetto di ristrutturazione dei parchi archeologici delle Marche, utilizzando nuove metodologie di indagine e soprattutto la collaborazione tra discipline umanistiche e tecniche, e tra diversi Atenei: Bologna, Urbino, Macerata, e la prestigiosa Università belga di Gent che da venti anni collabora con la Soprintendenza delle Marche. L’Università di Macerata è stata incaricata di occuparsi delle aree di San Severino Marche, Treia, Urbisaglia e Cupramarittima. Si stanno anche perfezionando le “Carte Archeologiche”, tasselli della “Carta Archeologica della provincia di Macerata”, che è uno strumento eccezionale per la tutela e valorizzazione dei luoghi, per la pianificazione urbanistica, per la promozione culturale e turistica.
I tre siti archeologici
Tra i progetti che compongono il complesso lavoro, sono stati mostrati: stampe tridimensionali delle ricostruzioni virtuali di edifici; pannellistica; una APP per cellulare che è un misto tra gioco ed esplorazione storico/archeologica, destinata ai ragazzi; percorsi archeologici che collegano i siti con passeggiate e piste ciclabili. Questo per i singoli luoghi, che in un disegno più ampio saranno poi collegati fra loro per un tour che coinvolgerà lungo il corso del fiume Potenza l’antica Potentia, Helvia Recina e la stessa Septempeda .
Le schede
Un altro strumento di comunicazione dei lavori e dei risultati, ora a disposizione di tutti, è il database di informazioni archeologiche SIRPAC: accedendo al sito della Regione Marche a precisamente al link http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/ricercacatalogobeni/ consente di ricercare e visualizzare tutta la schedatura, sempre in aggiornamento, del censimento dei beni culturali, storico-archeologici, come archivi, affioramenti di evidenze archeologiche, memorie di siti scomparsi, reperti di ogni tipo, con relativa localizzazione, cronologia, riferimenti bibliografici, note tecniche ecc.
Le riproduzioni in 3D
Per il parco archeologico di San Severino Marche, sono state descritte in particolare due aree: quella dove è stata individuata la Porta di accesso alla città Romana, e una antica fornace, già riprodotte in stampa 3D. La porta di accesso, con una particolare conformazione simile a un imbuto con due torrioni laterali, è la stessa trovata in altri siti, come Treia, Urbisaglia, in Provenza e sul Reno.
La speranza è che questa esperienza possa servire da stimolo per nuove campagne di scavo nel maceratese, con relativi arricchimenti museali, compreso il ritorno di quei reperti eccezionali ora esposti o immagazzinati ad Ancona e in luoghi diversi da quelli del ritrovamento.
Simonetta Borgiani
20 maggio 2018